ItaliaOggi, 22 maggio 2020
La peggiore confezione truffaldina tedesca
Miracoli alla tedesca. L’associazione consumatori fa sul serio, senza temere querele e senza rispetto per le grandi società. Ogni anno sceglie la peggiore confezione truffaldina dell’anno, il Mogelpackung. Un prodotto, venduto in pacchetti, in buste o in bottiglia, che un’etichetta ingannevole su quanto è promesso. Truffa è un termine esagerato, ma si può ingannare il consumatore riducendo la quantità da 100 a 95 grammi, precisandolo in caratteri microscopici o, ancora più raffinato, aumentando le dimensioni della confezione: il cliente crede di comprare un pacco da mezzo chilo ma dentro troverà sempre cento grammi.
Quest’anno il premio poco onorevole è andato alla busta di spaghetti alla napoletana «Mirácoli». Sulla confezione non si dimentica l’accento sulla «a», perché non si sbagli la pronuncia, ma il contenuto non è quello promesso dall’immagine: pasta coperta da salsa al pomodoro con una spolverata di Parmesan, l’imitazione prussiana del parmigiano. Ne producono in Baviera 50 mila tonnellate all’anno, colpa degli italiani che hanno come sempre dimenticato di tutelare il nome. Basta non aggiungere reggiano, e i tedeschi sono a posto. Il problema è che nella busta il formaggio non c’è più, una variante occulta decisa l’anno scorso.
I «Miracoli» sono stati votati da 43mila consumatori delusi e arrabbiati. Al secondo posto, nella classifica del Mogelpackung, arriva una confezione di carote per neonati prodotto dalla Lorenz. La bottiglia da 333 millilitri costa il 115% in più di quella da un litro. Warum? Perché? I prodotti controllati sono circa un migliaio, e l’associazione consumatori denuncia una tendenza crescente all’inganno: nel 2015, le confezioni «truffaldine» erano 38, l’anno scorso quasi il doppio, 66.
Italiani malandrini? I «Miracoli» in realtà sono spacciati dall’americana Mars, che ha acquistato il marchio nel 2012. Gli spaghetti preconfezionati sono in vendita in Germania dal lontanissimo 1961, l’anno in cui fu costruito il «muro» a Berlino. I nostri emigrati, chiamati per contribuire a un altro miracolo, quello economico, negli altoforni e alle catene di montaggio, avevano fatto scoprire ai padroni di casa gli spaghetti e il Chianti.
Molti continuano a credere che ai tedeschi piacciono scotti e magari con la marmellata, un vecchio pregiudizio. Hanno imparato da tempo a gustarli al dente e sono diventati perfezionisti. Il cibo preferito dai bambini sono appunto gli spaghetti e la pizza. Le madri che hanno fretta comprano le confezioni in busta e i surgelati.
Nella confezione, in buste separate si trova la salsa di pomodori, gli aromi del Mediterraneo, sale, polvere di cipolla, con una dose di colorante per accentuare il rosso, e la porzione di spaghetti, il tutto al prezzo di un euro e 59. E una volta c’era il formaggio, con la scritta «Parmasello», ignoro che cosa fosse. Perché l’hanno eliminato senza avvertire i fedeli clienti? Quelli della Mars non osano protestare contro il premio: «Le nostre indagini di mercato hanno accertato che i consumatori non usavano il formaggio», si difendono.In effetti, sugli spaghetti alla napoletana non andrebbe usato, ma questo particolare è ignorato anche da buona parte degli italiani.