ItaliaOggi, 22 maggio 2020
Periscopio
I santi sono un ponte fra noi e il Cielo. Pietro Zander, archeologo vaticano (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Penso che torneremo a dare valore a cose a cui davamo un’importanza marginale: un caffè preso con un amico al Gambrinus, incontrarsi e darsi un bacio. Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano (Candida Morvillo). Corsera.
Verso le sei di sera, dalla finestra aperta nel primo caldo di maggio, improvviso un coro di clacson nervosi. Sobbalzo: non ci sono più abituata. Ma un momento dopo mi domando: clacson? Vuol dire che c’è un po’ di traffico, che un incrocio è ingombro, che c’è un rallentamento. Quindi che ci sono auto in giro, che il lockdown di Milano si sta sciogliendo, piano, come il ghiaccio nelle strade alla fine dell’inverno. Clacson? Fantastico, mi ripeto, e sorrido. Marina Corradi, scrittrice. Avvenire.
Che ho fatto per essere rappresentato da guitti senza un pizzico di dignità? Non c’è possibilità che l’Ue molli il becco di un quattrino senza contraccambio. Nessuno lo farebbe. Né Donald Trump, né Xi Jinping. Una nazione ridotta al bisogno è come un cittadino di fronte a un rapinatore: o la borsa o la vita. Se l’Italia è così tapina da elemosinare, o cede l’economia all’Ue come la Grecia, o consegna a Usa o Cina l’indipendenza politica. Poi, si spancia al sole come un’isola caraibica o il Burkina Faso. Giancarlo Perna. la Verità.
Io stavo girando Corro da te di Riccardo Milani, una commedia di amore e disabilità, ci siamo fermati prima della scena finale. Cento film sospesi. Alcuni tentano di uscire su piattaforma, altri aspettano. Quando tutto ricomincerà, ci sarà un ingorgo. Pierfrancesco Favino, attore (Arianna Finos). la Repubblica.
Alla fine, le religioni, ai miei occhi, rappresentano un prodotto geniale della creatività umana, con tutte le contraddizioni che ciò comporta: violenza indiscriminata, per cui si può uccidere in nome di Dio, ma anche amore per il nemico e compassione verso l’universo. Questo giustifica in parte il successo del buddismo verso l’Occidente, ma vedrei almeno un secondo motivo che si ritrova espresso nella predicazione e negli scritti del Dalai Lama: centrale nel buddismo delle origini è di essere una Via, un metodo, un percorso che ogni individuo può seguire per pervenire alla Liberazione. Dunque, nessuna rivelazione, niente scritture o leggi sacre, nessuna chiesa. Giovanni Filoramo, studioso delle religioni (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Molti artisti si sono autodistrutti, nel secolo scorso. Schifano è tra questi simboli. Una volta lo raggiunsi al ristorante con una donna, una mia amica, bellissima. Lei, senza parlare, lo seguì a casa, come ipnotizzata e vissero assieme per giorni. Lui la lasciò e le spezzò il cuore. Le donne lo amavano ma non capivano che lui viveva solo per la pittura e per l’eroina. Aveva un tipo che ogni giorno gli portava la droga e gli vendeva i quadri. Ne faceva a decine, di notte, assieme ai suoi ragazzotti di bottega, doveva venderne quanti più possibile. Fulvio Caroli, storico dell’arte (Roberta Scorranese). Corsera.
Nel 1976 si politicizzava tutto e il sesso era una grande trasgressione rispetto all’ordine adulto, che noi contestavamo fin dal ’68. A un certo punto ho scelto di scriverlo come un diario perché potesse essere più divertente e immediato per gli studenti. La casa editrice di Giulio Savelli, vicina alla sinistra extraparlamentare, pubblicava testi trozkisti di dissenso comunista. Era perfetta per noi. Li incontrai e proposi di fondare la collana «Il pane e le rose», rivolta agli studenti delle medie superiori, i nostri fratelli minori. Immaginavo saggi sulla condizione giovanile e classici sulla giovinezza. Il primo libro di quella collana fu proprio Porci con le ali. Lidia Ravera, scrittrice (Arianna Finos). la Repubblica.
Questa non è la prima crisi che la mia azienda si trova ad affrontare, e non sarà nemmeno l’ultima. Abbiamo passato dei gran brutti momenti dopo l’11 settembre del 2001, e anche nel 2008, quando ci è piombata addosso una crisi economica di dimensioni spaventose, peggiore anche di questa, che è sì più intensa, ma anche più circoscritta. Ne siamo sempre usciti, e ne siamo usciti bene. Credo si debba fare tesoro di ciò che abbiamo passato, scegliere bene ogni mossa, e andare avanti. Brunello Cucinelli, industriale della moda (Serena Tibaldi). la Repubblica.
Io chiedo che ci sia una legge che tuteli la nostra musica nelle radio, nelle televisioni, bisogna equilibrare la presenza di canzoni italiane, imporle per incoraggiare gli autori a scriverle e gli editori a pubblicarle. Bisogna rinascere con la nostra musica, se no è inutile lamentarsi. Se continuiamo a fare i talent dove si fanno prevalentemente cover di pezzi stranieri andremo sempre a rimpolpare l’estero e noi non faremo cassa, non arriviamo neanche fino a Chiasso. Gianna Nannini, cantante (Gino Castaldo). la Repubblica.
Il bollettino della Protezione civile delle 18 è l’appuntamento del giorno, questo è il nostro presente ma dobbiamo ripensare al passato, ai ragazzi dico: riscoprite i libri di storia per capire che l’Italia ha vissuto periodi tristi, durissimi, uscendone a testa alta. Pippo Baudo, presentatore tv (Silvia Fumarola). la Repubblica.
I figli dei fiori in gioventù si vestivano volentieri da operaio o da straccioni. Poi si ecciteranno nelle più ebbre speculazioni di borsa che mai l’umanità abbia conosciuto. Conquisteranno le università in protesta contro l’accademia e ne inventeranno una più vorace ed incapace, avvilendo la cultura. Geminello Alvi, Il capitalismo. Marsilio, 2011.
Tutti uscirono dalla chiesa nel silenzio e io rimasi solo quasi allo scuro; non v’era altro lume che la candela della Madonna. Udii alla lontana il bisbiglio ed i passi del popolo che usciva. In quella scoccò l’ora di notte, e camminava per la chiesa il sagrestano scuotendo il mazzo delle chiavi, e disponendosi a chiudere. Massimo D’Azeglio, Ettore Fieramosca. Vallardi, 1963 (prima edizione 1833).
Era impulsiva anche mia madre, Susanna Agnelli. Nel 1945 sposò il conte Urbano Rattazzi appena 18 giorni dopo averlo conosciuto. Era passionale. Le assomiglio. Ho in circolo il sangue della mia bisnonna americana, Jane Allen Campbell, la cui figlia, Virginia Bourbon del Monte, donna estremamente libera e affascinante rimasta vedova a 35 anni, si oppose al senatore Giovanni Agnelli che voleva toglierle la patria potestà sui sette figli. Tengo la bandiera degli Stati Uniti appesa sopra la testiera del letto. Sono un grande Paese. Samaritana Rattazzi, figlia di Susanna Agnelli (Stefano Lorenzetto). Corsera.