Il Sole 24 Ore, 21 maggio 2020
Boom di consumi per la «carne senza carne»
I consumi generalie degli americani ad aprile sono crollati del 16,4% sul mese precedente, stando ai dati Nielsen. Ma nei due mesi di marzo e aprile, oltre a consumi più “televisivi” come patatine, popcorn e gelato, i consumatori americani hanno premiato un tipo di alimentazione più sostenibile. Nelle nove settimane a inizio maggio sono infatti più che triplicati i consumi della carne a base vegetale che ha messo a segno un balzo degli acquisti di ben il 264%. I consumi della “carne senza carne” hanno registrato un incremento di 25,7 milioni di dollari, secondo le stime Nielsen, su livelli comunque marginali rispetto alla carne tradizionale, i cui consumi sono balzati comunque del 45%, pari a un valore supplementare di 3,8 miliardi. Ma l’incremento della carne senza carne appare siginificativo tenendo conto della crisi che ha colpito il settore della carne, che ha visto nel periodo una caduta del 28% della produzione, secondo i dati della Food and Drug Administration. Il settore è stato infatti particolarmente colpito dal coronavirus e l’epidemia ha costretto a chiudere macelli e impianti di trasformazione per il rischio di contagio, con migliaia di lavoratori in 19 Stati colpiti dal virus.