Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2020
Il virus spinge il trading, boom sul web
A tutto trading. Nei primi quattro mesi del 2020 le compravendite per conto terzi di strumenti finanziari a Piazza Affari hanno registrato un balzo a doppia cifra (+81%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a cui ha certamente contribuito l’exploit delle piattaforme di trading online. Le compravendite via web in Borsa (mercato telematico azionario) sono infatti cresciute del 55% con un picco del 166% sugli Etf, fondi passivi che replicano l’andamento di un sottostante. La crescita del trading online è generalizzata e diversificata: le operazioni sull’Aim (il mercato delle piccole imprese) sono cresciute del 72%, e quelle sull’Euromot (titoli obbligazionari) dell’81%. Se poi zoomiamo sullo spaccato dei due mesi pandemici, ovvero marzo e aprile, i numeri sono ancora più impressionanti: +398% le compravendite totali sul mercato azionario italiano anche in virtù del +211% del trading online.
I numeri elaborati per il Sole 24 Ore da Assosim, l’associazione italiana degli intermediari dei mercati finanziari che rappresenta circa il 90% del mercato italiano, confermano che anche in Italia il doppio fenomeno derivante dall’aumento della volatilità sui mercati e dal contestuale lockdown ha stimolato la crescita del trading. Un fenomeno di portata globale e che ad esempio negli Stati – come rivela Bloomberg – ha assunto proporzioni ancor più clamorose dato che da quelle parti il ricorso al trading online è addirittura quadruplicato.
«Molti hanno avuto più tempo a disposizione, restando a casa, per analizzare e gestire il proprio portafoglio – spiega Gianluigi Gugliotta, segretario generale di Assosim -. Questo ha contribuito tanto all’aumento delle compravendite indirette, ovvero di chi si è avvalso del proprio broker per inserire gli ordini nel momento giusto e al prezzo giusto, tanto di chi ha agito in prima persona attraverso le piattaforme di trading online».
Quando la volatilità aumenta (non va dimenticato che il 16 marzo l’indice Vix che la misura è balzato a 84 punti, massimo storico e lontanissimo dai 10-12 punti che ne rappresentano la soglia di tranquillità) i day-traders e gli scalpers (traders più speculativi che utilizzano leve ed effettuano numerose operazioni al giorno) festeggiano: sono come dei surfisti che aspettano la grande onda e quando questa arriva (ovvero la volatilità si alza) le possibilità di guadagno (ma anche quelle di farsi male) si impennano. Ma il contestuale lockdawn ha favorito l’ingresso in quest’altro universo del risparmio – per certi versi parallelo e in competizione con il risparmio gestito che non a caso nei primi tre mesi dell’anno ha marciato in controtendenza con deflussi pari a 14 miliardi di euro – anche di molti trader che non hanno obiettivi speculativi di breve ma che puntano sul medio-lungo periodo. Questo spiega i numeri record di questo primo scorcio del 2020.
Il trading online presenta però un doppio lato oscuro. Da un lato il proliferare di piattaforme truffaldine che attirano nuovi clienti attraverso promesse di facili e ricchi guadagni. In secondo luogo molti nuovi traders si approcciano a questo mondo, pur all’interno di una piattaforma seria, con una preparazione scarsa. E questo contribuisce a rendere grame le statistiche secondo le quali il 90% dei traders finisce alla fine per perdere soldi. Sul tema è intervenuta anche l’Esma, l’autorità di vigilanza sul mercato finanziario europea, sottolineando che «le turbolenze finanziarie a seguito della pandemia Covid-19 hanno portato a un’elevata volatilità e a un aumento dei rischi per gli investitori al dettaglio quando fanno trading in queste circostanze senza precedenti». Per questo la «Consob europea» invita gli operatori ad agire in conformità con l’interesse dei clienti e a rispettare gli obblighi della Mifid II (normativa sulla trasparenza finanziaria).
«Il mondo del trading non è un mondo semplice, è un’attività delicata e richiede una grande professionalità – conclude Gugliotta -. Come in tutti i campi si può guadagnare ma solo dopo aver preso dimestichezza sul funzionamento dei mercati e degli strumenti disponibili.