la Repubblica, 20 maggio 2020
Facebook apre i suoi negozi
Dopo aver coniato la propria moneta virtuale, Libra, Facebook ora apre i suoi negozi. Spazi offerti ad aziende piccole e grandi. Ristoranti, boutique, bar, ferramenta, supermercati da oggi hanno la possibilità di mostrare la propria merce e i propri servizi sul social network che da noi è frequentato da oltre 37 milioni di persone e nel mondo supera i due miliardi.
«Abbiamo dato voce ai singoli e ora siamo nella posizione unica di darla anche agli esercizi commerciali con Facebook Shops», ha dichiarato lo stesso Mark Zuckerberg in diretta streaming. «Sono circa 600 milioni quelli che hanno una pagina e ci siano chiesti come fare per aiutarli. A loro non chiediamo soldi perché continueremo a monetizzare con la pubblicità».
La mossa deve aver destato più di una preoccupazione in casa Amazon e Alibaba. Il social network si è infatti alleato con la canadese Shopify, fondata dal trentanovenne di origine tedesca Tobias Lütke. La società fornisce una piattaforma per la vendita al dettaglio sul Web ad un milione di negozi in 175 Paesi e da più di un anno il suo titolo sul Nasdaq rompe un record dopo l’altro avendo triplicato il suo valore. Per ora Facebook difficilmente potrà competere con Jeff Bezos, ma in prospettiva l’idea sembra essere quella. Le persone potranno sfogliare i cataloghi delle merci, comunicare con i commessi via WhatsApp, Messenger o Instagram Direct e, solo negli Stati Uniti per ora, pagare senza lasciare il Facebook Shop. Allo studio la possibilità di acquistare anche via chat, come avviene in Cina su WeChat, o di inserire il link alla vendita nei video di Instagram, poco meno di 28 milioni di utenti da noi, dove compaiono capi di abbigliamento o oggetti. Insomma, siamo ben oltre il semplice mercatino online, il Marketplace, lanciato in Italia nel 2017. Le mire ormai sono altre.