ItaliaOggi, 20 maggio 2020
Le Cirque du Soleil ha 800 milioni di debiti
La crisi causata dalla pandemia di Covid-19 ha svelato la grande debolezza di quello che era considerato come un mastodonte culturale, Le Cirque du Soleil, impresa canadese che ora risulta indebitata per una cifra stimata intorno ai 900 milioni di dollari americani (832 milioni di euro) e rischia il fallimento. Il colosso del Québec è stato fondato nel 1984 da Guy Laliberté che ha rivoluzionato il tradizionale spettacolo circense eliminando gli animali a vantaggio di spettacolari e coreografiche performance di mimo, acrobazie e giocolieri, diventando miliardario. Adesso Le Cirque du Soleil è al centro di grandi manovre per tentare di salvare il marchio sull’orlo dell’asfissia. Si deciderà a giugno.
Lo stop forzato, il 19 marzo, a causa del coronavirus, di tutti i 44 spettacoli prodotti e in programmazione in tutto il mondo, dal Canada a Las Vegas, da Hangzhou a Lione, da Mosca a Tel-Aviv, a Melbourne, ha causato il licenziamento immediato dei suoi 4.679 dipendenti, cioè il 95% del personale, secondo quanto ha riportato Le Monde. Nel 2015, Laliberté ha venduto la maggior parte delle proprie azioni al fondo texano Tpg Capital (60%), al cinese Fosun Capital Group (20%) e alla Caisse de depôt e placemet du Québec (CdpQ) che è salita dal 10% al 20% nell’azionariato.
Qualche giorno dopo l’inizio della crisi, l’agenzia americana di rating Moody’s aveva evidenziato un rischio elevato di fallimento entro la fine dell’anno per Le Cirque du Soleil. Lo stop alla vendita dei biglietti, che è la primaria fonte di entrate del circo, lo priva, fino a nuovo ordine, della possibilità di onorare gli interessi del priprio debito, secondo quanto ha riportato Le Monde. A fine marzo, l’agenzia Reuters ha rivelato che l’impresa stava studiando diverse opzioni per ristrutturare il proprio debito, non escludendo l’ipotesi del fallimento. I tre azionisti hanno concesso un prestito di 50 milioni di dollari, ma tutte le opzioni sono sul tavolo: iniettare denaro fresco da parte degli attuali investitori; ricapitalizzare l’impresa con nuovi partners o vendere. Le Cirque du Soleil ha dato mandato alla Banca del Canada di verificare tutte le possibilità.
Ad oggi, Québecor, il conglomerato di tlc e media controllato dal magnate Pierre Karl Péladeau, è stato il primo ad aver dichiarato interesse a rilevare il circo con la volontà di mantenerlo, ha detto, perchè è un emblema del patrimonio culturale del Québec, e puntando, dunque, proprio sul patriottismo per mettere a tacere le critiche che lo vorrebbero impegnato a comprare al ribasso. Inoltre, Péladeau si è anche detto disponibile ad accogliere a braccia aperte, per una eventuale partnership, Guy Laliberté, che dal canto suo non è proprio disponibile a saltare nell’arena. Nel frattempo, sono cresciuti gli interessati: una decina di investitori si sono dichiarati disponibili a partecipare al processo di ricapitalizzazione o di acquisto del circo.