ItaliaOggi, 20 maggio 2020
Gas serra sotto il Mare del Nord
Pompare anidride carbonica in depositi sottomarini. Evitare emissioni di CO2 e immagazzinare il gas serra a migliaia di metri sotto il livello del mare per ridurre l’inquinamento e contrastare i cambiamenti climatici. Equinor, Shell e Total, tre big dell’industria petrolifera internazionale, hanno preso la storica decisione di investire su un progetto simile, per la cattura e lo stoccaggio offshore e su larga scala di anidride carbonica. Il progetto si chiama Northern Lights e il deposito sarà al largo della Norvegia. Sotto il Mare del Nord verrà costruito un sito per lo stoccaggio permanente di CO2 liquida, che sarà qui trasportata via nave o tramite una specie di oleodotto. Inizialmente si prevede una capacità di stoccaggio di 1,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, più o meno le emissioni annuali di un Paese come Haiti, ma questa quota potrebbe essere aumentata con lo sviluppo del progetto e dei relativi interventi infrastrutturali, soprattutto se la domanda da parte dei grandi inquinatori sul mercato dovesse crescere. Per partire con Northern Lights, che mira a catturare la CO2 da fonti industriali a terra, servono parecchie risorse: gli investimenti iniziali ammonteranno a circa 615 milioni di euro.
Il progetto è ora nelle mani del ministero del petrolio e dell’energia norvegese: la decisione dei tre colossi di investire arriva al termine di una fase di studio e di pianificazione dell’intervento, dove hanno collaborato con Gassnova, la società statale norvegese impegnata nel comparto Ccs.
«Il progetto Northern Lights potrebbe diventare il primo passo per sviluppare una catena del valore per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (Ccs), che è vitale per raggiungere gli obiettivi climatici globali dell’accordo di Parigi», ha affermato Anders Opedal, vicepresidente esecutivo con delega alla tecnologia di Equinor. «Lo sviluppo di progetti Ccs rappresenterà anche nuove attività e opportunità industriali per le aziende norvegesi ed europee».
Il terminal per la ricezione di CO2, hanno spiegato i promotori del progetto, sarà situato nella zona industriale di Naturgassparken nel comune di Øygarden, nella Norvegia occidentale. L’impianto sarà gestito in remoto dalle strutture di Equinor presso il terminal Sture di Øygarden e dalle strutture sottomarine dalla piattaforma di Oseberg A nel Mare del Nord: il gas verrà iniettato nel sito di stoccaggio a circa 2.500 metri sotto il fondale marino.
Se dalle autorità norvegesi dovesse arrivare un via libera al progetto entro l’anno, la Fase 1 di Northern Lights potrebbe essere operativa nel 2024, avviando così il primo progetto di trasporto e stoccaggio di anidride carbonica su scala commerciale in Europa.