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 2020  maggio 19 Martedì calendario

Biografia di Michel Piccoli

Michel Piccoli (1925-2020). Attore francese. Aveva recitato in 233 film. «Era nato a Parigi in una colta famiglia borghese di origini italiane, da due genitori entrambi musicisti. Lui invece aveva scelto molto presto la carriera d’attore, riuscendo a entrare nella compagnia di Jean-Louis Barrault e Madeleine Renaud. Per il suo primo film, Silenziosa minaccia di Christian-Jaque (1945) il suo nome non era neppure citato nei titoli e per molti anni dovette accontentarsi di ruoli di secondo e anche terzo piano. […] Il primo ad accorgersene fu Luis Buñuel che nel 1956 lo volle nel ruolo di uno missionario anticonvenzionale in La selva dei dannati. Poi sarà la volta dei registi della Nouvelle Vague che vedranno in lui l’attore perfetto per ruoli fuori dalle norme e dalle convenzioni, come lo sceneggiatore di Il disprezzo di Jean-Luc Godard (1963), lo scrittore di Les Créatures di Agnès Varda (1966), il mite Monsieur Dame di Les Demoiselles de Rochefort di Jacques Demy. E mentre continua il sodalizio con Buñuel, cui lo legherà una lunga amicizia, Piccoli viene “scoperto” anche dal grande cinema internazionale, chiamato nel kolossal Parigi Brucia? (1966) e poi da Hitchcock per Topaz (1969). Ma negli anni Settanta è Marco Ferreri a sfruttare meglio la sua arte, affidandogli i ruoli che l’hanno imposto nella memoria dello spettatore, almeno italiano: il borghese annoiato di Dillinger è morto (1969) il sacerdote postconciliare e arrivista di L’udienza (1972) e soprattutto il regista televisivo di La grande abbuffata (1973), tutti ruoli dove l’attore può dimostrare la sua straordinaria capacità interpretativa, sempre sul filo di un disperato cinismo e una compiaciuta vena di controllata follia» [Mereghetti, CdS]. Più di recente era stato protagonista di Habemus Papam di Nanni Moretti, per la cui interpretazione aveva vinto il David di Donatello nel 2012. Da ultimo visto in Holy Motors di Leos Carax (2012) e in Le goût des myrtilles di Thomas De Thier (2014). «Si è spento il 12 maggio tra le braccia della moglie Ludivine e dei suoi giovani figli Inord e Missia, in seguito a un incidente cerebrale», si legge in una nota della famiglia trasmessa a France Presse.