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 2020  maggio 19 Martedì calendario

Vacanze, gli italiani sognano la villa con piscina

Se vacanza sarà, sarà una vacanza in Italia, con un gusto rétro che richiama gli anni Sessanta, perché di lunga durata e con la famiglia. Giacomo Trovato, nuovo country manager di AirBnb in Italia, cinque mesi dopo la sua nomina si è trovato a gestire l’inimmaginabile. E «per dare un segnale di speranza al settore» ha deciso di comunicare cosa stanno cercando gli italiani sulla piattaforma globale di viaggi. «Negli ultimi tre giorni le ricerche sono più che triplicate, con tendenze molto precise: su tutte quella a restare in Italia». Se dal 9 marzo in poi, al contrario di quanto accadeva in passato, le visite al sito per trovare una destinazione per l’estate si erano praticamente azzerate, dopo il 27 aprile, con le prime avvisaglie di una possibile riapertura, c’è stato un costante aumento, fino al picco dello scorso fine settimana.
I dati della piattaforma di viaggi confermano quella che una settimana fa l’Ente nazionale del turismo aveva monitorato sui social come «attitudine positiva verso l’Italia». Dice Trovato: «Le ricerche su Airbnb ci dicono che l’82% degli italiani quest’anno trascorrerà le vacanze in Italia. La scelta di destinazioni nazionali è aumentata del 50% rispetto allo scorso anno, a discapito dell’estero, dove si è registrato un – 30% per i Paesi al di fuori dell’Europa e addirittura un – 70% per le mete europee». Nonostante gli operatori turistici abbiano indicato nei trasporti uno dei principali problemi alla ripresa del turismo nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus, in testa alle destinazioni più ambite ci sono due isole, Sicilia e Sardegna. Seguono la Puglia, con il Salento in particolare, il Trentino e infine la Toscana e l’alto Lazio, dove si cerca una casa da affittare sulla Costa Etrusca.
Se l’idea di prendere un traghetto o un aereo non scoraggia gli italiani, come temevano invece gli imprenditori del Sud, la paura del contagio non è superata, poiché il 62% degli italiani vuole trovare soluzioni completamente indipendenti, come case singole (41%), ville (11%) e bungalow (8%), mentre la richiesta di appartamenti cala del 59%. «Analizzando i dati delle ricerche – osserva Trovato – appare evidente che spesso sia la casa giusta a determinare la scelta della meta delle vacanze e non viceversa». Tra i servizi più ricercati la piscina (24%) supera per la prima volta il wi-fi (13%, forse anche perché in tempi di lockdown ci si è attrezzati), seguono possibilità di introdurre animali domestici (30%), cucina accessoriata (11,8%), jacuzzi e aria condizionata. Ci si informa con più attenzione sulle pulizie: «Anche molti proprietari hanno chiesto indicazioni su come offrire servizi di sanificazione. sottolinea Trovato – perciò introdurremo entro fine mese un protocollo per effettuarla».
La tendenza che fa pensare a un ritorno agli anni Sessanta è anche la prenotazione di un periodo più lungo, visto che il 57% delle ricerche riguarda soggiorni da una settimana a un mese (lo scorso anno erano il 32%) mentre calano in modo deciso le ricerche per il week end (-70%). Secondo Trovato è un effetto del tel elavoro: «Se ai tempi della villeggiatura tradizionale un genitore rimaneva in città e raggiungeva l’altro solamente nel week end, oggi con entrambi i genitori che lavorano e molti giorni di ferie utilizzati durante il confinamento, molte famiglie cercano di sfruttare la possibilità di lavorare da remoto, per trascorrere l’estate in una casa che riesca a combinare le esigenze lavorative degli adulti con quelle di svago dei più piccoli».
Le regole del distanziamento fanno presagire meno occasioni di socializzazione, perciò chi sta organizzando le vacanze lo fa con la famiglia (i nuclei familiari alla ricerca di un alloggio sono cresciuti del 12% rispetto allo scorso anno), o con un gruppo ristretto di amici. Tra questi bisogna contare anche gli animali, poiché le ricerche di case in cui portarli con sé sono quadruplicate rispetto allo scorso anno, con richieste che provengono da una famiglia su 3. È uno dei vantaggi del turismo di prossimità: «Se la meta scelta è più vicina – osserva Trovato – portare con sé il proprio animale domestico diventa infatti un’opportunità che in molti hanno intenzione di sfruttare».