Corriere della Sera, 19 maggio 2020
Froome riparte
Come sopravvivere a 7 ore di allenamento su una bicicletta fissata ai rulli con l’unico orizzonte dello schermo di una tv? Facile, basta essere Chris Froome. «Con i simulatori di pedalata in commercio oggi – spiega il 4 volte vincitore del Tour de France – puoi sentire le vibrazioni dell’asfalto e percepire esattamente i cambiamenti di pendenza in salita. La noia? Ti infili le cuffiette e alzi il volume a palla: negli ultimi due mesi ho ascoltato ore di podcast e di musica beat e guardato quasi tutto Homeland. Il resto ce lo metti tu: se sei molto motivato, arrivi in fondo». Sabato e domenica prossima Froome sarà tra i protagonisti di The Challenge of Stars, sfida virtuale organizzata da Rcs Sport tra alcuni dei migliori ciclisti al mondo. Un tabellone tennistico in due gironi (si parte dagli ottavi, da una parte ci sono sprinter/passisti, dall’altra scalatori) selezionerà due vincitori sulla piattaforma Bkool. I velocisti si sfideranno lungo 1.200 metri con pendenza media dell’1%, mentre gli scalatori affronteranno una salita di 2,9 km con pendenza media dell’8,7% e punte fino al 13%.
Froome è tornato a pedalare da una settimana sulle strade vere, quelle del Principato di Monaco dove abita: «È stato bello e strano – spiega – ritrovare la natura e incrociare così poche macchine sulle strade rispetto al solito. Ho scalato e riscalato il Col de Turini, che sarà la prima salita del prossimo Tour de France». Froome dribbla elegantemente le domande sul possibile addio al Team Ineos a stagione in corso, per liberarsi della pesante concorrenza interna di Bernal e Thomas che non vogliono fargli da valletti alla Grande Boucle. Ma non smentisce affatto le voci di un passaggio (si sussurra) alla Israel Start-Up: «Quella che comincia il prossimo agosto è una stagione di grandi incertezze. Non sappiamo dove correremo, non sappiamo molto nemmeno sul nostro futuro».
Froome, reduce dal tremendo incidente dello scorso giugno al Giro del Delfinato, ha nelle gambe solo 5 giorni di gara, tutti lo scorso febbraio all’Uae Tour. E la sua ultima vittoria è quella dell’epica cavalcata sul Colle delle Finestre con cui conquistò il Giro d’Italia 2018. «Virtuale – spiega – non significa privo di agonismo. In questo momento abbiamo tutti bisogno di agonismo e io domenica mi impegnerò al massimo per vincere».