il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2020
Il compagno di Vattimo indagato per circonvenzione
Rischia il rinvio a giudizio per circonvenzione di incapace Simone Caminada, assistente e compagno del filosofo torinese Gianni Vattimo. La pm Giulia Rizzo ha chiuso l’indagine. Caminada, 37 anni, è accusato di aver “approfittato” della generosità del professore di Teoretica, 84 anni, che da tempo convive con il giovane di origine brasiliana.
Ovviamente, secondo la tesi difensiva, Caminada è innocente. È noto che il professore, benestante e nobile d’animo, abbia donato denaro e beni alla persona con cui convive. A Caminada, l’intellettuale torinese ha intestato polizze e affidato, con un testamento, parte dell’eredità.
Una geriatra amica di Vattimo, nel 2018 ha presentato un esposto in Procura denunciando il compagno del professore, che sarebbe vittima di un “decadimento psicofisico” e che sarebbe diventato quindi “incapace” di controllare le proprie finanze. Nell’atto il giovane viene descritto come un “manipolatore” attirato dalle ricchezze non soltanto spirituali, ma materiali, dell’ex europarlamentare. Un’accusa respinta fermamente non solo dall’indagato, ma dallo stesso Vattimo. La pm, sulla base di queste accuse, ha avviato un’indagine, chiedendo un amministratore di sostegno. L’istanza è stata in un primo momento respinta dal tribunale, che aveva definito il professore in perfette condizioni psichiche.
La partita non si è chiusa. La consulenza tecnica ordinata dalla pm Rizzo ed effettuata dallo psichiatra forense Franco Freilone ha fatto emergere una presunta “debolezza emotiva” di Vattimo, che è stato dichiarato “circonvenibile”. La Procura ha quindi ottenuto un amministratore di sostegno.
In realtà, secondo quanto spiega l’avvocato Wilmer Perga, difensore di Caminada, il professor Vattimo sarebbe notoriamente un uomo molto generoso con i propri amici. Non avendo figli o eredi naturali, non dovrebbe stupire che scelga il proprio compagno come erede. D’altronde, nessuno si sarebbe meravigliato se la stessa dinamica relazionale si fosse instaurata tra un uomo anziano e la propria giovane fidanzata o moglie. Durante gli interrogatori dei testimoni, tra l’altro, è emerso come la generosità del professore non sia esclusiva. L’ex assistente di Vattimo, per esempio, ha dichiarato alla pm di aver ricevuto circa 700 mila euro negli anni. E molti altri amici avrebbero beneficiato delle finanze di Vattimo. Inoltre, la difesa aveva precisato che Caminada, non appena avviata l’indagine, aveva rinunciato spontaneamente al ruolo di amministratore dei beni del filosofo. Infine, dalla consulenza tecnica della difesa, eseguita dal dottor Bettonte, emerge che Vattimo non è affetto da alcun disturbo che ne possa comprimere “le capacità di cognizione”. Viene il sospetto che alcune amicizie del professore che non abbiano mai accettato Caminada.