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 2020  maggio 16 Sabato calendario

Fca negozia un prestito garantito da 6,3 miliardi

Fca convoca l’assemblea degli azionisti per fine giugno e dopo la cancellazione del dividendo ordinario da 1,1 miliardi avvia le grandi manovre per accedere ai prestiti garantiti dallo Stato previsti nel decreto Liquidità. 
Il gruppo automobilistico guidato da Mike Manley ieri ha comunicato la nuova data dell’assemblea degli azionisti, prevista per il prossimo 26 giugno. L’assise si terrà ad Amsterdam e, alla luce dell’emergenza Covid-19, non sarà necessaria la presenza fisica degli azionisti ma sarà sufficiente seguirla in remoto. L’assemblea è chiamata a votare il bilancio 2019 del gruppo automobilistico e il consiglio di amministrazione, con la conferma di tutti gli amministratori esecutivi: John Elkann (presidente), Mike Manley (amministratore delegato) e Richard Palmer (direttore finanziario). 
La nuova data dell’assemblea arriva dopo che Fca aveva deciso di non tenere la riunione il 16 aprile scorso per via dell’emergenza Coronavirus, rinviando la decisione sul dividendo di 1,1 miliardi di euro che nei giorni scorsi- ha comunicato il gruppo- è stato cancellato insieme a quello del partner francese Psa. Le due società, che stanno lavorando per dar vita al quarto gruppo mondiale nel mondo dell’auto, hanno deciso alla luce dell’emergenza in corso di ritirare la proposta inizialmente prevista nello schema della fusione ma hanno allo stesso tempo confermato che il progetto va avanti come previsto. Resta in piedi, almeno per ora, la cedola straordinaria per gli azionisti Fca da 5,5 miliardi e lo spin off della controllata di Psa, Faurecia, per i soci del gruppo francese.
La scelta di non procedere con la distribuzione del dividendo ordinario, d’altro canto, ha aperto le porte per poter usufruire degli aiuti di Stato previsti dal decreto liquidità. E su questo, stando a indiscrezioni attendibili, la casa automobilistica si starebbe muovendo. 
In particolare Fca, attraverso Fca Italy, la società operativa del gruppo in Italia, sta trattando per ottenere un prestito garantito dallo Stato italiano per rafforzare la sua situazione patrimoniale nell’ambito della crisi provocata dal Covid-19. Il gruppo automobilistico punta a un prestito di 6,3 miliardi di euro, risorse che secondo quanto stabilito nel decreto non avrebbero potuto essere erogate nel caso in cui la casa presieduta da John Elkann avesse proceduto con la distribuzione del dividendo ordinario. Le trattative sarebbero in corso con Intesa Sanpaolo, in qualità di principale creditore, con Sace che dovrebbe fornire una garanzia sull’80% dell’ammontare del prestito. Sia Fca sia Intesa Sanpaolo hanno risposto con un “no comment” alle indiscrezioni, ma le manovre sarebbero in corso. 
In Borsa il titolo Fca ha registrato un progresso dello 0,49%.