ItaliaOggi, 13 maggio 2020
La biblioteca dei semi in Estonia raddoppia
Per diffondere la cultura del giardinaggio c’è chi ha pensato alle biblioteche dei semi. Per la scelta si possono sempre consultare i cataloghi, disponibili sia fisici che in formato digitale, ma quando è il momento di portare a casa ciò che si è scelto, invece di passare in rassegna scaffali pieni di libri ordinati e catalogati, è sufficiente avere un piccolo sacchetto di carta per farsi consegnare le sementi desiderate. E niente fretta per la restituzione: non c’è una data per la riconsegna dei semi presi in prestito.
Queste, in breve, sono le regole d’ingaggio della biblioteca dei semi, che in Estonia si prepara a calare il bis: oltre alla storica sede di Tartu, città universitaria della piccola Repubblica baltica, ora i semi possono essere presi in prestito anche nella capitale Tallinn. Qui, nel quartiere popolare di Lasnamäe, è stato costruito un centro che offre la possibilità di richiedere semi gratuitamente, oltre che di imparare come coltivare le piante e rendere felici gli altri donando semi. La zona dove sorge questa speciale biblioteca ha avuto il suo sviluppo in epoca sovietica ed è ancora oggi caratterizzata da grandi condomini piuttosto anonimi.
Karin Evik è il direttore della biblioteca dei semi di Tallinn. Spiega che si possono trovare erbe spontanee ed aromatiche, fiori e verdure: niente multe per mancata restituzione, «ma siamo grati alle persone quando la nostra biblioteca riceve soldi in dono». E sono ben accette anche le donazioni di sementi, perché tutto si regge grazie all’impegno di volontari. Inoltre, si vuole sfruttare questa iniziativa per valorizzare quella che potrebbe essere definita una sorta di economia circolare: prendo i semi in prestito, li pianto, coltivo, mi godo i fiori o raccolgo gli ortaggi, e poi ottengo nuovi semi da restituire, in tutto o in parte, al centro che inizialmente me li ha prestati.
I semi custoditi nella biblioteca sono principalmente di piante che possono adattarsi ai balconi o alle terrazze e anche al clima non certo mite dell’Estonia. «Quando nei nostri quartieri ci guardiamo intorno», ha aggiunto Evik, «notiamo un sacco di condomini con balconi vuoti, un potenziale inutilizzato che potrebbe essere trasformato in un mosaico fiorito».
I promotori dell’iniziativa puntano molto sulla valorizzazione culturale del loro lavoro e per questo c’è un legame a doppio filo con le biblioteche tradizionali. La selezione di semi e piante è infatti disponibile anche sul catalogo digitale di Ester, la rete delle biblioteche estoni, ma si può accedere all’offerta di fiori e piante anche tramite il sito della biblioteca centrale di Tallinn.
Per quanto riguarda le modalità di prenotazione, l’ordine deve essere effettuato via telefono o e-mail e poi ritirato personalmente in biblioteca. In questo periodo di lockdown l’attività è stata limitata, ma non bloccata, con la possibilità di richiedere i semi concentrata in due giornate per settimana, ma in futuro si spera di tornare alla normalità: la bella stagione è alle porte anche in riva al Mar Baltico e giardini e balconi non aspettano altro che ricevere un tocco di colore.