il Fatto Quotidiano, 13 maggio 2020
Intervista a Donatella Bianchi, ora nella task force di Colao
Donatella Bianchi ha nel simbolo, il glorioso panda del benemerito movimento che presiede dal 2014, il Wwf Italia, il senso e il destino di questa nomina.
“Il panda però poi l’abbiamo salvato”.
La vediamo in televisione ogni sabato. Spesso su una barca a spiegarci come è profondo il mare, quanto dovremmo amarlo, come a volte lo disonoriamo. Conduce Linea blu, concede il suo volto alle campagne del movimento ecologista, da un anno guida il Parco delle Cinque Terre, da ieri è membro della task force di Vittorio Colao.
“Faccio molte cose, tento di farle bene. Questa nomina mi mette di fronte a una cosa ancora più grande alla quale si arriva temendo di non essere all’altezza e vogliosa invece di dimostrare di esserlo”.
I maschi hanno dimenticato che esistono le donne, e pongono rimedio. Una superquota rosa a partita iniziata. Il ristoro dopo la trascuratezza. Un esempio molto machista di come si affrontano le questioni, o no?
Il Covid non ci lascerà domani e non desidero perdere tempo adesso su un tema che pure avrà bisogno di essere discusso. Io per esempio sono l’unica donna in Italia a presiedere un ente parco, e mi chiedo spesso perché? In ragione di cosa si producano queste scelte?
Ecco, perché?
Ora devo pensare a dare un contributo utile alla compagine della quale sono stata chiamata a far parte.
L’ha chiamata Colao o Palazzo Chigi?
La Presidenza del Consiglio.
La pandemia ha denudato l’Italia, ha fatto rifiorire i boschi, restituito ai pesci il mare, tolte le auto dalle città. Le piazze sono apparse una magia. Una bellezza così stupefacente e anche però un po’ inquietante.
Bisognerà affrontare nel dettaglio gli effetti collaterali di questa nostra nuova condizione. È un mondo così inesplorato, e c’è il bisogno di riflettere bene cosa fare, come farlo e cosa sconsigliare.
Dovrà studiare.
Studierò, non mi manca l’attitudine alla fatica, e neanche il desiderio di portare una parola intelligente, un contributo utile.
Dove si trova adesso?
A Pantelleria, sto chiudendo un servizio per Linea blu.
Beata lei.
Sono sempre al mare, eppure mai un bagno.
Non nasconda il privilegio.
Dico che è tutto più faticoso di quanto appaia. Amo quel che faccio, la passione mi fa trottare.
Prima Sereno Variabile.
Prima ancora, da giovanissima, al Tg2 di Pastore e Moretti. Poi la mia carriera si è sviluppata intorno ai temi ambientali. E quindi gli approfondimenti settimanali.
È stata sposata con Osvaldo Bevilacqua, anch’egli sempre in missione per borghi e campagne.
Con Osvaldo ho avuto una figlia. Poi i miei anni di tv con Puccio Corona.
Divulgatrice del buon vivere, la pieraangela della televisione.
Piero Angela è una stella polare, un grande maestro.
L’invidia è che lei visita sempre luoghi bellissimi, spicchi di costa straordinari, acque travolgenti. Il brutto lo lascia agli altri.
La bellezza produce economia e mai come oggi avvertiamo la dimensione di questa industria. L’Italia ha una fortuna così ineguagliata, così enorme che dovremmo ficcarci in testa di tutelarla meglio, di rispettarla.
Lei ci vuole tutti ambientalisti devoti.
Bisognerebbe davvero essere devoti alla natura.
Ha idea di quel che le aspetta?
No. Dovrò leggere, studiare, poi riflettere e infine parlare.