il Fatto Quotidiano, 12 maggio 2020
Capire la Dark Polo Gang
Il mixtape Dark Boys Club è un ritorno alle origini, a quell’alchimia e alla spontaneità dei primi nastri registrati e ai primi adrenalinici concerti nei club lasciando – per il momento – disconnesso il percorso quasi-pop di Trap Lovers con il suo apice Cambiare Adesso, brano manifesto del talento del collettivo romano. Le tracce crude e grezze sono affiancate da alcuni dai migliori beatmakers sulla piazza, da Charlie Charles a Chris Nolan, Youngotti e Andry The Hitmaker e, soprattutto, Sick Luke, vero asso nella manica della Gang, genio e sregolatezza con una capacità di trovare la base perfetta. Va sottolineato il discorso della produzione poiché la ritmica della Gang è una delle più interessanti di tutto il circuito hip hop italiano. Istantanee e beat senza sosta e una dose infinita di autoironia mixata a una sana strafottenza sui luoghi comuni e gli stereotipi classici della trap sono la cifra stilistica dei tre rapper romani. Tony Effe gioca – moltissimo sui social e nei testi delle canzoni – a ostentare i valori del successo: “cash”, fumo e “bitch” uniti ad auto sportive e appartenenza ai “fratelli della gang”, con un occhio attento alla moda e agli abiti eccentrici. È forse il personaggio più simpatico tra i rapper nostrani, adoratore dei paradossi e coniatore di neologismi (“mi sto maldivando” riferito alla vacanza con fidanzata nell’atollo). Con Dark Pyrex e Wayne Santana – dopo la defezione di Dark Side – la Gang dimostra con questo quinto mixtape di aver trovato uno spazio stabile nella scena e un consolidamento dei loro fan sempre più numerosi. L’album ospita alcuni tra i nomi più interessanti, da Tedua a Mambolosco, Capo Plaza, Anna, Drefgold, Boro Boro, Ketama126, Lazza, Oni one, Samuray Jay, Traffik e Salmo. Nella giornata di domenica 10 maggio le prime dieci posizioni di Spotify erano occupate dalle tracce del mixtape della Gang mentre su iTunes sono entrati direttamente in vetta. Come spiegare un successo a chi li denigra o li considera trash? Salmo ha dichiarato che la Gang rappresenta i Sex Pistols della trap ed è una frase azzeccata. L’immaginario della gang unito allo slang e alle tematiche tipiche della loro età sono un linguaggio condiviso che va prima di tutto capito e accettato senza avere puzza sotto il naso. Dark Love Gang racchiude l’intero universo delle “storie” sentimentali raccontate con sincerità. No Stupid è contro i denigratori, quelli che “pensano che siamo stupidi” mentre in realtà non hanno niente da invidiare ai colleghi americani.
Possono piacere o dispiacere, possono irritare per l’ostentazione dei soldi, delle droghe e delle ragazze “facili” ma la Dark Polo Gang è intrigante, irriverente e divertente. “Metto pellicce come una Pussy, quello che faccio lo fanno gli altri, stasera torno all’incontrario come un manga” cantano in Pussy, ed è il loro gioco più spinto e lo sanno fare meglio degli altri.