Anteprima, 30 aprile 2020
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Biografia di Franca Fenga Malabotta
Franca Fenga Malabotta (1924-2020). «Vedova del collezionista d’arte, critico e notaio Manlio Malabotta (1907-1975), protagonista di spicco della cultura italiana del secolo scorso (e frequentatore, tra gli altri, dell’editore Scheiwiller, di Leo Longanesi, Leonor Fini, Umberto Saba, Giovanni Comisso). Dalla scomparsa del marito, di cui era più giovane di quasi vent’anni, la Fenga Malabotta è stata custode della sua pregiata collezione artistica che annovera, tra gli altri, una rassegna di dipinti e disegni di Filippo de Pisis, opere di Giorgio Morandi, sculture di Arturo Martini e dipinti di maestri triestini come Vittorio Bolaffio e Giorgio Carmelich. Oggi molte di queste opere sono state donate a diversi enti e conservate presso importanti istituzioni museali italiane, come il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara o il Comune di Trieste che, dal 2017, accoglie alcune opere del futurista triestino Giorgio Carmelich e del pittore Arturo Nathan. Lo scrittore Daniele Del Giudice la ritrasse nel libro Lo stadio di Wimbledon (Einaudi, 1983) come la “signora dei sestanti”» [Chia, CdS].