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 2020  aprile 29 Mercoledì calendario

Biografia di Michelle Pfeiffer


Michelle Pfeiffer, nata a Los Angeles il 29 aprile 1958 (62 anni). Attrice. Candidata tre volte al premio Oscar, ha vinto un Golden Globe, un premio Bafta e un Orso d’argento • «Dotata di una bellezza elegante e di uno stile di recitazione sobrio e moderno, si è cimentata nei generi più disparati riuscendo sempre a lasciare il segno della sua spiccata personalità» (Alessandro Loppi, Enciclopedia del Cinema, 2004) • «In questo mestiere ti affibbiano velocemente etichette, Hollywood cerca di definirti – come succede nel mondo in generale – e devi mostrare una forza d’animo portentosa, sapere chi sei e non lasciarti influenzare. Al Pacino diceva ai giornalisti: “Non mi confondete con il mio personaggio’. E aveva ragione”» (ad Alessandra De Tommasi, Vogue, 9/10/2019) • Debuttò al cinema nel 1980 con The Hollywood Knight. Divenne estremamente popolare nel 1983 con Scarface di Brian De Palma, dove recita accanto ad Al Pacino. Da allora, tra le altre cose, è apparsa in Tutto in una notte (John Landis, 1985), Le streghe di Eastwick (George Miller, 1987), Le relazioni pericolose (Stephen Fears, 1988), I favolosi Baker (Steve Kloves, 1989), La casa Russia (Fred Schepisi, 1990), Batman – Il ritorno (Tim Burton, 1992), L’età dell’innocenza (Martin Scorsese, 1993), Wolf – La belva è fuori (Mike Nichols, 1994), Un giorno… per caso (Michael Hoffman, 1996), Le verità nascoste (Robert Zemeckis, 2000), Hairspray (Adam Shankman, 2007), Dark Shadows (Tim Burton, 2012), Madre! (Darren Aronofski, 2017), Assassinio sull’Orient Express (Kenneth Branagh, 2017), Ant-Man and the Wasp (Peyton Reed, 2018) e Maleficent – Signora del male (Joachim Rønning, 2019).
Titoli di testa «“Non ti ha avvisato nessuno? Io sono la peggior persona al mondo da intervistare”. Non è il migliore dei modi per iniziare, lo sai? “Ho pensato che tu fossi la persona giusta a cui chiedere. Di solito nelle interviste tendo a non rivelare proprio niente. Lascio passare il tempo, aspetto che l’intervista sia finita, e non mi sbilancio su nulla. Ma tu mi stai simpatico: proverò a fare uno sforzo”» (Darren Aronofsky, Interview Magazine, 28/3/2017).
Vita Seconda di quattro figli, ha un fratello maggiore e due sorelle minori • I suoi genitori vengono dal Nord Dakota. Suo padre, Richard, installa impianti di condizionamento. Sua madre, Donna, è casalinga • «Come ha iniziato a recitare? “Nel cortile sul retro di casa, da bambina, organizzavo spettacolini e facevo pagare dieci centesimi ai vicini per assistervi. Mamma commentava: ‘Sei proprio una bambina dal piglio drammatico’. Quindi sono nata con il pallino di fare l’attrice anche se ho dovuto aspettare fino ai 20 anni prima di essere pagata per recitare”» (De Tommasi) • La sua famiglia non ha niente a che vedere con il mondo dello spettacolo. «Ora che ci penso, non andavo nemmeno tanto al cinema. Mia madre non guidava. Mio padre non bisognava disturbarlo. Sicché possiamo dire che non andavo proprio da nessuna parte. Però me ne stavo alzata fino a tardi per guardare vecchi film alla televisione. Non saprei nemmeno dirti quali fossero, non mi ricordo, ero troppo giovane. Ma mentre li guardavo pensavo: voglio farlo anch’io» (Aronofsky) • «Quando ero alle superiori, ho scelto il corso di teatro perché volevo evitare quello di letteratura: ero una frana in letteratura. Tutti i ragazzi che sceglievano teatro venivano considerati quelli strani del campus. Io invece mi sentivo a mio agio, il che significa, suppongo, che ero una di quelli strani del campus. Ma nessuno è mai venuto a dirmelo» (Aronofsky) • Michelle diventa cassiera in un supermercato: «La mia massima ambizione era preparare una bella busta come si deve. Sono bravissima tuttora. Poi mi sono iscritta a un corso per cronista giudiziario e ho provato con l’università, ma mi annoiavo in entrambi i casi e così sono tornata al supermercato. Quando mettevo la roba dentro la busta volevo diventare cassiera. Quando sono diventata cassiera, l’unico avanzamento era diventare magazziniera, e quello proprio non mi interessava» • «Ero frustrata. Ricordo come fosse ieri che me ne stavo in piedi dietro la cassa a metà tra la disperazione e il senso del dovere nei confronti dei clienti, nel caso mi chiedessero in quale scaffale fossero i meloni. Dicevo a me stessa: cosa vuoi fare per il resto della vita? Volevo recitare […]» (ad Aronofski) • Nel 1976 vince un concorso di bellezza. È solo allora che si decide a mollare gli studi e il lavoro al supermercato per tentare la strada dell’attrice • Il suo primo lavoro negli studios è per la Disney. Si esibisce nei panni di Alice in Alice nel Paese delle Meravaglia nella parata di personaggi che si tiene ogni sera nel parco di Disneyland • Per poco non viene irretita dalla setta dei respiriani, che fanno credere ai loro adepti che sia possibile nutrirsi solo di aria e energia spirituale • Il primo ruolo importante nel cinema è una parte in Grease 2. Michelle canta e balla, oltre a recitare. Tutti si aspettano un grande successo, vista la popolarità del primo film, invece è un flop clamoroso: «Il tonfo è stato grosso. Ma mi ha insegnato a non aspettarmi mai niente» • Poco tempo dopo la chiamano per Scarface. Durante il provino, per sbaglio, rompe un bicchiere e ferisce Al Pacino: «Ecco, ho pensato, ora mi odierà a morte. Invece penso sia stato da quel momento che ho cominciato a stargli simpatica. Da allora siamo amici. E ho avuto il lavoro» • Michelle deve vestire i panni di Evita, tossicodipendente, e sul set la fanno dimagrire moltissimo: «A mano a mano che passava il tempo diventavo sempre più magra ed emaciata. Il problema è che il tutto è durato sei mesi. Alla fine stavo morendo di fame. Ogni scena sembrava sempre l’ultima, pensavo di essere nel momento di massima magrezza, ma poi c’era quella dopo e quella dopo ancora. C’erano membri della troupe che mi portavano dei panini, perché erano tutti preoccupati per me e per come stavo perdendo peso. Vivevo di zuppa di pomodoro e Marlboro» • Il film, questa volta, è un grandissimo successo. Da quel momento la sua carriera decolla • «Abituarmi al fatto di essere famosa è stato difficilissimo. In tutti i suoi aspetti: la perdita dell’anonimato, la perdita della privacy, dover rinunciare a parte della tua vita» • «“Ho iniziato a girare film importanti abbastanza velocemente, ma non ero pronta. Io non sono uscita da una scuola di recitazione. Imparavo sul campo, poco per volta. Forse è per questo che ho sempre avuto la sensazione di imbrogliare e che prima o poi sarei stata scoperta. Quando recito io non so veramente cosa sto facendo» (Aronofsky) • «Questo profondo imbarazzo è la cosa che mi permette di andare avanti. È questa la chiave del mio successo» (al festival di Berlino, 2009) • «È stata scelta da grandi registi per recitare accanto ai più grandi attori del nostro tempo. Al Pacino […] l’ha vista giovane giovane in Scarface e quasi dieci anni dopo l’ha ritrovata cameriera in Paura d’amare. John Malkovich-visconte di Valmont ha scommesso sulla sua serietà di giovane sposa con la perfida marchesa de Merteuil. Mentre John Landis la butta svampita e pazzoide nella Los Angeles notturna di Tutto in una notte. E poi ci sono stati Sean Connery (La casa Russia), Robert Redford (Qualcosa di personale), Mel Gibson (Tequila connection), Harrison Ford (Le verità nascoste), Sean Penn (Mi chiamo Sam), George Clooney (Un giorno per caso) […] John Travolta, nel nuovo Hairspray […] e Robert De Niro, nel fantastico Stardust […] dove lei è irriconoscibile, cattivissima e bruttissima. Insomma, tutto il meglio del cinema maschile ha recitato con Michelle, sarà mica solo per la sua bellezza, no?» (Claudia Voltattorni, Corriere della Sera, 2/8/2007) • Negli anni rifiuta tantissimi ruoli che le vengono offerti. Nel 1990 le offrono la parte della prostituta in Pretty Woman, ma a lei non piace «il tono» del copione. Nel 1992 non vuole fare la parte che poi va a Sharon Stone in Basic Instinct, perché non le va di fare scene sconce, e nemmeno quella che poi va a Ginger McKenna in Casinò, perché in Scarface ne ha già fatta una simile. Declina persino l’offerta di girare Evita (e la parte va a Madonna). «Fu una scelta molto difficile. Mi stavo facendo il culo per quella parte. Ero incinta di sei mesi, lavoravo a Pensieri pericolosi, prendevo lezioni di canto e ogni fine settimana avevo le registrazioni. Poi è diventato troppo costoso tenere la produzione a Los Angeles e così ho dovuto rinunciare» (su Imdb) • «Pensi che un artista debba riflettere la società o piuttosto portare avanti le sue idee – o magari entrambe le cose? Senti una responsabilità? “Sì. È proprio per quello che ho deciso di rifiutare molti progetti che mi venivano offerti. Non voglio collaborare a niente di tossico. Non vorrei mai lavorare, per esempio, per un film misogino”» (Melena Ryzik, New York Times, 2/11/2017) • Accetta però di fare i film sui supereroi. Nel 1992 esce Batman – Il ritorno. «Qui Michelle indossa la tuta di Catwoman, una bellissima Catwoman ed entra nella storia dei personaggi più sexy del grande schemo. A inizio Duemila gira Le verità nascoste, con Harrison Ford, per poi prendersi una delle sue lunghe pause. Riappare nel 2007 (Sposo mia madre) e poi a sprazzi fino al 2013, quando scompare per altri lunghi cinque anni. “Ero troppo presa a tirare su i ragazzi e per i produttori era quasi impossibile infilarmi in un cast e soddisfare allo stesso tempo le mie richieste: ‘Posso lavorare solo nel posto X, per il periodo Y, con l’orario’ . Mi è parso più semplice lasciar perdere” racconterà in un’intervista, senza cercare giustificazioni. E ancora: “Ho imparato presto che puoi avere tutto, ma che non puoi fare tutto”» (Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair, 29/4/2018) • Negli ultimi anni, però, i figli sono cresciuti e vanno all’università. Lei riprende a girare un film dopo l’altro • «Non ha provato un po’ di angoscia, lei così schiva, a tornare sulle scene proprio ora con i guardoni dei social network? “L’unica angoscia è stato pensare a quanto si stava bene a starsene lontani dalle luci della ribalta a vivere la vita. Ricordo di aver pensato: voglio davvero ricominciare con tutto questo? Ma subito mi sono resa conto di non aver ancora finito con il cinema. Ho ancora molto da fare e molto da dire. Non penso che andrò mai in pensione”» (Melena Ryzik, New York Times, 2/11/2017).
Vita privata Due matrimoni: il primo, con l’attore Peter Horton: è durato dal 1981 al 1998 • Nel 1993 ha adottato una bambina mulatta, Claudia Rose, mentre era madre single • Due mesi dopo incontrò il produttore David E. Kelley, suo secondo marito e padre di John Henry (n. 1994), suo secondo figlio.
Vizi «Quando avevo vent’anni fumavo due pacchetti di sigarette al giorno, vivevo di Marlboro Lights e Coca-Cola» • Ha smesso a trenta.
Soldi «Recito gratis, ma chiedo molti soldi per l’inconveniente di dover essere una persona famosa».
Curiosità Alta 1 metro e 71 • Vegana • Va in palestra cinque volte a settimana, pratica corsa e sollevamento pesi • «Quando lavoro mi trucco molto, quando non lavoro non mi faccio vedere» • Per tenere a distanza Hollywood, paparazzi e pettegolezzi non vive a Los Angeles ma in un ranch nell’area della baia di San Francisco • Le piace dipingere • Uno dei suoi film preferiti è Il Mago di Oz • Le sue attrici preferite sono Meryl Streep, Cate Blanchett, Anne Hathaway e Judi DenchDice di non aver mai visto nemmeno uno dei suoi film • «Il cioccolato mi piace molto: anzi è la cosa che preferisco. Non stravedo per i dolci, e le torte farcite non mi piacciono. Posso arrivare a mangiare un biscotto, ma io sono tutta a favore del cioccolato. È una vera bontà» • «Il passare degli anni non ha minimamente diminuito la sua grazia innata. Qual è il suo segreto? “Le donne vengono sottoposte ad una pressione immensa per apparire sempre al meglio, giovani e fresche. L’unico modo per vivere la propria età in eleganza è fare del proprio meglio in libertà. Questo pensiero sintetizza tutta la saggezza che sono riuscita a racimolare sull’argomento”» (Alessandra De Tommasi, Vogue, 9/10/2019) • «E comunque, mi sembra che man mano che divento vecchia, l’attore per il ruolo maschile lo scelgano sempre più giovane».
Titoli di coda «Continuo a pensare che prima o poi la gente scoprirà che non ho poi tutto questo talento. Davvero, non sono così brava. Io faccio solo finta».