Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  aprile 28 Martedì calendario

CONGIUNTI? PAROLA ALLA CRUSCA! IL PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA CLAUDIO MARAZZINI: “CREDO SIA STATO UTILIZZATO APPOSITAMENTE UN TERMINE UN PO’ VAGO, CHE POSSA ESSERE DILATATO O RISTRETTO A SECONDA DELLE INTERPRETAZIONI” – “ANCHE AFFETTO STABILE RESTA NELL’INDETERMINATO. TUTTO CIÒ CHE È AVVENUTO ATTORNO AL CORONAVIRUS HA SCATENATO TSUNAMI LINGUISTICI. LO STESSO TERMINE LOCKDOWN POTEVA ESSERE TRADOTTO CON…” -

Il termine 'congiunto'? “Credo che sia stato utilizzato appositamente un termine un po' vago che possa esser dilatato o ristretto a seconda delle interpretazione”. A parlare è Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, che oggi è intervenuto alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

E cosa ne pensa della definizione di affetto stabile? “Resta tutto nell'indeterminato. Tutto ciò che è avvenuto attorno al Coronavirus ha scatenato degli tsunami linguistici, sono entrate le parole straniere più stravaganti”.

Quali, ad esempio? “Lo stesso termine lockdown che ora è diventato molto famigliare, ma che ad esempio spagnoli e francesi non hanno utilizzato”. In Italiano come lo avremmo potuto tradurre? “Con confinamento, esattamente come hanno fatto, nella loro lingua, spagnoli e francesi”. Come valuta l'italiano del premier Giuseppe Conte in queste ultime comunicazioni? “E' discreto, si può sempre fare peggio”, ha detto a Rai Radio1 Marazzini.