la Repubblica, 25 aprile 2020
Atlantia, mille euro in azioni a ogni dipendente
Continua “l’offensiva di pace” di Atlantia. Ieri, il gruppo ha preso due misure, di peso diverso ma che vanno nella stessa direzione: tendere un ramoscello d’ulivo verso tutti gli stakeholder e, chissà, verso il governo. In attesa che si sbocchi la trattativa sulla concessione autostradale e sull’articolo 35 del Milleproroghe, che riduce drasticamente il valore della società in caso di revoca rispetto alla naturale scadenza.
Atlantia ha deliberato l’attribuzione a titolo gratuito di azioni, per un controvalore di circa mille euro, a ognuno dei suoi 12.100 dipendenti di società in Italia. Dunque, non solo di Aspi (le autostrade) ma anche di Telepass, Aeroporti di Roma e delle altre aziende del gruppo, per un totale di circa 975 mila titoli che Atlantia attingerà dalle azioni proprie in portafoglio. In questo modo, la quota di autocontrollo scenderà dallo 0,94% allo 0,8%, a favore di un micro- azionariato diffuso tra i dipendenti. Per Atlantia si tratta di una novità in assoluto e in generale ha pochi precedenti in Italia (tra cui, ad esempio, Luxottica). L’iniziativa, spiega il gruppo in una nota, «è finalizzata a rafforzare il legame azienda- lavoratore in una fase di grande difficoltà del Paese». Il neo-piccolo azionista potrà partecipare alle assemblee e votare – nonché incassare gli eventuali dividendi – ma non potrà vendere i titoli per tre anni.L’altra mossa è il taglio degli stipendi di presidente e amministratore delegato di Atlantia, che si sono volontariamente ridotti il compenso fisso del 25% da maggio a fine anno. Insieme alla raccolta fondi promossa dai dirigenti (cui partecipa anche l’azienda) Atlantia conta di raggiungere il milione di euro, che verrà donato per il 50% al comune di Genova e per la restante metà al welfare aziendale. Atlantia aveva già donato 5 milioni per l’emergenza coronavirus.
Il gruppo controllato dalla famiglia Benetton è ancora alle prese con il rebus-concessioni. All’inizio del mese, l’8 aprile, è stato consegnato al ministero dei Trasporti il Pef (Piano economico finanziario), il corposo documento che fa da base per la determinazione delle nuove tariffe. Contemporaneamente è stata indirizzata al Mit, ma anche al Mef e alla Presidenza del Consiglio, una lettera in cui si chiede un incontro ad alto livello, per arrivare a chiudere il quadro concessorio e tariffario (con relativa multa legata alla tragedia del crollo del ponte Morandi). È il passaggio obbligato per dare un prezzo ad Aspi e definire la cessione che porti Atlantia in minoranza. Il fondo F2i sta attivamente portando avanti la ricerca di investitori, in prevalenza italiani. Cdp, che dovrebbe essere della partita, non ha problemi a reperire le risorse. Ma prima va risolto il nodo concessione.