DAGOREPORT, 24 aprile 2020
TEMPI DURI PER L'ODONTOTECNICO NICOLA ZINGARETTI (È IL SUO TITOLO DI STUDIO) - NON SOLO PER LA PESANTE INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA PER UN APPALTO DI MASCHERINE. ZINGA COMINCIA A SUDARE FREDDO PERCHÉ IL SUO RUOLO DI SEGRETARIO DEL PD SI E’ SGRETOLATO. IL PARTITO NATO SULLE CENERI DEL PCI OGGI È NELLA MANI DI DUE ABILISSIMI EX DEMOCRISTIANI: SU-DARIO FRANCESCHINI E LORENZO GUERINI... -
Per l'odontotecnico Nicola Zingaretti (è il suo titolo di studio) sono tempi duri. Non solo a causa delle numerose gaffe collezionate negli ultimi tempi, dall’aperitivo-boomerang a Milano in barba al Coronavirus al manifesto del PD Lazio in cui si vede un bambino profugo che si trova al di là di una rete e la didascalia “Anche lui vuole ballare al Papeete“.
Ieri, dalle gaffe è passato a un pesante fascicolo d’inchiesta della Procura di Roma in relazione alla gara d'appalto da 35 milioni di euro commissionata dalla Regione Lazio alla Eco.TecH per le mascherine.
Ma Zinga comincia a sudare freddo anche perché è diventato debolissimo il suo ruolo di segretario del PD. Dato che non è deputato né fa parte della compagine del governo, il partito è sfuggito dalle sue mani per finire in quelle del capo delegazione nel consiglio dei ministri e ufficiale di collegamento con il Quirinale su-Dario Franceschini e a Lorenzo Guerini che come ministro della Difesa conta e vale.
E l’anima laica del Pd, nata sulle ceneri del PCI, stinge sempre più nel rosa pallido. Sia Franceschini che Guerini sono due ex democristiani.