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 2020  aprile 22 Mercoledì calendario

I collezionisti dell’insolito

Chi ha la fortuna di trovarsi in una Wunderkammer, ovvero una Stanza delle meraviglie, è immerso in un universo affascinante pieno di oggetti insoliti, antichi e moderni, provenienti da ogni parte del mondo. 
Tra gli esperti di questi ambienti particolari ci sono anche due savonesi, Iacopo Briano e Alessandro Ferrada, galleristi che insieme con Jonathan F. Kugel hanno fondato la galleria Art Sablon a Bruxelles e lavorano come consulenti per case d’asta internazionali. Nella loro collezione ci sono oggetti eccezionali: una tuta spaziale modello Sokol Kv-2 proveniente dalla missione MIR_24, utilizzata per 197 giorni nello spazio dal cosmonauta Vinogradov Pavel Vladimirovich; un rullino originale della Missione Apollo 16 che ha ripreso la superficie lunare; un meteorite di 60 kg; una zanna di mammut; un cranio di allosauro; un rarissimo uovo gigante di Aepyornis, l’uccello-elefante ormai estinto.
Recentemente hanno partecipato al progetto «Out of the Ordinary» nella casa d’asta Cambi di Milano in associazione con la Onlus Insettopia-Cervelli Ribelli dove è stato proposto un catalogo ispirato a una Wunderkammer, dove il filo conduttore dei lotti proposti era proprio quello del non essere convenzionali. Una percentuale del ricavato dell’asta è stata destinata alla realizzazione del laboratorio artistico per persone con autismo che Gianluca Nicoletti, presidente di Insettopia, sta realizzando a Roma. 
La più grande passione di Briano e Ferrada sono però i dinosauri: nel 2018 hanno curato l’asta record «Nature et Merveilles» a Parigi vendendo a un collezionista del sud-est asiatico due scheletri di dinosauri combattenti a 2 milioni e 850 mila euro. Briano li ha montati personalmente nella villa del miliardario, in un ingresso di 300 metri quadri. «Giriamo il mondo alla ricerca di reperti, soprattutto negli Usa, nel Wyoming, dove compriamo ossa di dinosauri autentiche che poi vengono restaurate - spiegano i due galleristi -; ricostruiamo le parti mancanti e rimontiamo lo scheletro che poi viene venduto ai musei o privati. Un lavoro che svolgiamo col nostro consorzio, formato da Latiaxis srl, BF Gallery e la Zoic di Trieste. Ora stiamo preparando uno scheletro di allosauro di 10 metri che sarà presentato a Parigi. Il nostro sogno più grande però sarebbe lavorare su un T-Rex».