Avvenire, 22 aprile 2020
El Chapo dal carcere invia aiuti ai messicani
El Chapo Guzmán, il famigerato narcotrafficante in carcere negli Usa, grazie alla “chapodespensa”, i pacchi dono, non abbandona i suoi “amici” in Messico. Scatole con il suo volto all’esterno e piene di biscotti, bibite, fagioli, riso, carta igienica e alimenti vari, stanno arrivando a Guadalajara, Tamaulipas e tanti villaggi. La rete sociale è il canale su cui viaggiano le immagini di gruppi di persone, molti i giovani, tutte a viso scoperto, che distribuiscono scatole e buste con una bella scorta di viveri, dono delle organizzazioni criminali. In alcuni video appare anche una dei figli del jefe del crimine, Alejandrina Guzmán, che prepara i pacchi. È un segno evidente della potenza organizzativa dei cartelli ai tempi del coronavirus in un Paese in cui il presidente Andrés Manuel Obrador, nei comunicati quotidiani, dice tutto e il contrario di tutto. Dall’«uscite e andate a mangiare nei ristoranti» al «rimanete in casa». Di non usare le mascherine oppure no, meglio usarle, confondendo una popolazione con sempre meno certezze.
Le immagini dei narcos sono una prova di forza e presenza ben distribuita in un Paese in cui la criminalità convive con lo stato sociale. Dal Nord, verso la frontiera con gli Usa, al Golfo, i gruppi si spartiscono il territorio, anche a colpi di regali. Nella costa sono apparsi pacchi con la scritta «El Señor de los Gallos, Mencho, con el pueblo», (il signore dei Galli, Mencho, con il popo-lo), a indicare il leader di Jalisco Nuova Generazione (CJNG), il criminale più ricercato.
Il marketing dei pacchi–dono è parte della strategia criminale che abbina il terrore alla costruzione di consenso, sfruttando i vuoti dello Stato e la croniche diseguaglianze. Specie ora che il coronavirus pesa come un macigno sui settori più fragili. I tanti che sopravvivono nell’economia informale hanno perso il lavoro: chi vendeva tacos alle fermate dei bus o faceva pulizie nelle grandi città, oggi è disoccupato. Quei pochi pesos permettevano a una famiglia di mangiare, sono spariti, ecco che arriva l’aiuto tutt’altro che disinteressato dei narcos.