il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2020
La quarantena di Vera Gemma
Soffusa. Quasi eterea, con accenni sociologici. È Vera Gemma, protagonista di Pechino Express. “Sono stata a letto tutto il giorno. Non ho voglia di niente; forse è il tempo”.
Reagisca.
Comunque il lavoro di “madre” è il più faticoso al mondo.
Che c’entra?
Perché ora ho la sveglia: devo fare lezione online con mio figlio.
Com’è la sua giornata?
Piazzo un film, poi leggo, magari lascio la televisione accesa e vedo pubblicità che passano davanti.
È una nuova versione di “Blade Runner?”
(Ride e le esce la voce di Roy Batty) …e pure gigantografie di cinesi; (ricambia tono) in questo periodo subisco le immagini.
Pulizie?
Eccome!
Cosa?
Raccolgo anche le briciole di pane, altrimenti arrivano le formiche. E io detesto.
Esercizi fisici?
Ho passato varie fasi.
La prima.
Volevo dimagrire, obiettivo: uscire dalla quarantena più figa di tutte; quindi esercizi e tutorial ogni giorno.
La seconda.
È scattata in me la frase: “In fondo non stai ingrassando”.
Trucco e parrucco.
Sempre sbrigata da sola, potrei reinventarmi parrucchiera o estetista.
Vezzo?
Metto sempre il profumo, e neanche so perché, né per chi.
Naike Rivelli ha lanciato dubbi sulla realtà a “Pechino Express”.
Ma se alla fine eravamo stravolti! Distrutti! Forse ne parla male perché a lei non è andata così bene.
Come va il sesso?
Ecco, lo sapevo, ora mi devo sfogare.
Che succede?
L’argomento sesso è un bel problema. Mai passato un periodo di astinenza del genere. È insopportabile.