Corriere della Sera, 21 aprile 2020
A New York ci si sposa su Zoom
A New York ci si può sposare virtualmente, e ognuno a casa propria: lo ha decretato sabato in un’ordinanza il governatore dello Stato Andrew Cuomo, subito dopo avere esteso le misure di distanziamento sociale fino al 15 maggio. Da ora in poi – e fino almeno alla fine del lockdown, poi chissà – gli abitanti dello stato possono compilare online la burocrazia nuziale, dai permessi al certificato di matrimonio; e soprattutto possono dire «sì lo voglio» in nozze officiate a distanza tramite videochat, che avranno valore legale. La cerimonia si può aprire a più invitati, che «partecipano» in videochat anche loro. Niente bomboniere, ricevimento, damigelle; naturalmente, niente luna di miele (il 93% dell’umanità al momento non può viaggiare). Se non è romantica, la svolta è certo pratica: lo spirito dell’ordinanza è snellire il lavoro delle anagrafi e non far perdere tempo ai tanti che si sposano per unire due polizze sanitarie, ed evitarsi un tracollo finanziario in caso di contagio multiplo.
«Non avete più scuse per non sposarvi», ha riso nel suo briefing settimanale il governatore Cuomo – che nella sola New York è alle prese con 14 mila morti di Covid-19 – e spiritose sono state, su Twitter, anche le risposte: «Mi interessa di più il divorzio, da quando siamo chiusi dentro», scrive (ritwittato duemila volte) tale @Alexandros85. «Adesso, goverrnatore, aiutami a trovare un marito non str... Sai, chiusa a casa non è facile», scrive un’altra: 1.200 retweet, e sotto varie proposte pubbliche dall’aria prezzolata.
Anche gli Emirati Arabi hanno introdotto la possibilità di sposarsi virtualmente. Per il resto, nel resto del mondo non sempre hanno valore legale i tanti «matrimoni Zoom» che alcune coppie che volevano sposarsi fra marzo e maggio nel mondo – solo in Italia sarebbero 16 mila per l’osservatorio Matrimonio.com, ma il decreto «Cura Italia» ha sospeso le cerimonie – hanno inventato. Su Instagram l’hashtag #zoomWedding, cioè «matrimonio su Zoom», ha centinaia di occorrenze. Ci sono tra queste anche cerimonie vere a cui partecipano solo sposi e officiante, e gli amici assistono su Zoom. Almeno, twitta qualche single sollevata, ci si risparmia il rito del lancio del bouquet.