La Stampa, 20 aprile 2020
Il liscio è tornato di moda
Il titolo della canzone è Merendine blu, le voci sono quelle di Orietta Berti e Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), il progetto che l’ha generata si chiama Extraliscio e fa musica che il suo autore definisce «punk da balera». È perfetta per questi tempi assurdi, è surreale e ha un ritmo serrato che allude al ballo e inneggia al desiderio di fuga, forse nel passato, verso piaceri oggi proibiti. «Siamo usciti con il pezzo quando l’Italia si stava per fermare - racconta Mirco Mariani, il musicista che è il cuore di Extraliscio - e abbiamo anche cercato di bloccare tutto. Però, a ripensarci, questa storia di poteri celestiali, di macchine del tempo e merendine blu che fanno sentire supereroi alleggerisce, aiuta. È una storia che ho scritto con Pacifico, si svolge in un bar di periferia, dove si consumano chinotti e ghiaccioli al tamarindo, e dove con le merendine blu si può salire su un razzo spaziale che vola nell’intergalattico».
La melodia si ispira a un brano tradizionale ungherese, il ritmo saltellante aggiorna il liscio all’elettronica (Mariani è un grande collezionista di elettronica vintage): «Sono romagnolo - dice lui - da ragazzo suonavo il liscio ma ascoltavo i Weather Report. Poi ho suonato tanto con Enrico Rava, con Vinicio Capossela, fuori Italia con Mitchell Froom, Marc Ribot, Arto Lindsay. Ne ho passate tante, ma non esito a dire che questa è la più bella esperienza della mia vita. Non è solo musica, non è voglia di successo, va oltre la musica, per me è terra, società, costume, la riviera, al pedalò, lo zucchero filato, il grattacielo di Cesenatico. Mi sento dentro a una grande famiglia».
Qualcuno avvicina Extraliscio a una sorta di Buena Vista Social Club del liscio. Vi partecipano da protagonisti Moreno Conficconi detto il Biondo e Mauro Ferrara, la voce di Romagna mia nel mondo, Fiorenzo Tassinari, il Maradona del sax. Sono, come dice Mariani, le rockstar della Romagna, «persone devote al lavoro del musicista. Merendine blu è dedicata a loro, sono loro i miei supereroi. Gente che faceva anche 360 concerti l’anno. Riccarda Casadei, la figlia di Secondo, all’inizio di tutto mi ha detto: Mauro Ferrara farai fatica a coinvolgerlo, lui non si sposta dal liscio tradizionale. Invece, al terzo concerto insieme mi si avvicinò, si mise quasi in ginocchio, mi abbracciò e mi fece il gesto del rock’n’roll, delle corna con il pollice. In quel momento è nato il punk da balera. In quel momento ho capito che il punk ora è come lui, indossa scarpe di vernice lucide e ha i capelli tinti senza un pelo bianco».
Nell’album degli Extraliscio, il secondo, che uscirà più avanti e che si intitolerà appunto Punk da balera, oltre a Orietta Berti e Lodo Guenzi ci sono molti ospiti: «Ho voluto le ultime superstar - dice Mariani - come Roberta Cappelletti, la prima capo-orchestra nella storia del liscio, poi Armando Savini, che ha avuto una carriera anche sanremese, che ha aiutato Franco Battiato all’inizio della carriera. Nell’album Savini è la voce di un brano che parte come una rumba da balera e che, all’improvviso, viene trasformato dall’arrivo della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Tammurriata e liscio, un momento straordinario».
L’idea di Extraliscio nasce da Riccarda Casadei, che - dice Mariani - «voleva riportare questa musica ai giovani». Ma l’obiettivo segreto del progetto verrà raggiunto grazie a Elisabetta Sgarbi, che - dice ancora lui - «ha quasi finito di girare un film su Extraliscio scritto con Ermanno Cavazzoni. Loro realizzeranno il mio sogno, che è elevare questa musica, darle la sua collocazione più giusta. Grazie a lei, sul nuovo numero della rivista Linus, quello che ha in copertina Woody Allen, sono intervistato da Johnson Righeira, un artista che sento vicino. Non ho potuto non pensare che tanti anni fa, grazie a Umberto Eco, proprio Linus fece entrare nella cultura alta il mondo del fumetto. È ciò che sogno di fare io con il liscio».