il Giornale, 19 aprile 2020
Perché i cani russano
Vi è mai capitato? Siete lì, sul divano, che state guardando la vostra serie televisiva preferita con accucciolato, accanto a voi, il vostro Fido, perso nel mondo dei sogni. A un certo punto, sentite uno strano rumore, come se qualcuno stesse russando. Vi girate, pronta a puntare il dito contro vostro marito, ma, incredibilmente, lui è sveglio. Guardate in basso ed eccolo il colpevole. È il vostro amico a quattro zampe che sta russando. Non meravigliatevi. I cani possono russare, esattamente come noi umani. Anche se vanno letti attentamente questi segnali. A volte, la spiegazione è semplice.
Se si è addormentato con il naso schiacciato sul pavimento, gli passerà meno aria o se è in posizione supina avrà più possibilità di russare di quando dorme sulla pancia. Provate, delicatamente, a fargli cambiare posizione, senza svegliarlo. Se smetterà di russare, tutto bene. Se continuerà a farlo, allora bisogna stare all’erta. È vero che i Fido di razza brachicefala, con il muso schiacciato (Carlini, Bulldog), soffrono, più di altri, di ostruzioni respiratorie e quindi siano più propensi al russare. Hanno le ossa del naso più corte e, di conseguenza, l’aria ha meno spazio per arrivare ai polmoni, colpendo le pareti del naso. Da qui, nasce quel rumore che assomiglia molto al russare. Anche quando sono raffreddati, esattamente come noi uomini, i cani potrebbero avere il muco che ostruisce il passaggio dell’aria, generando la russata. Però, questo improvviso russare potrebbe essere un segnale più importante, che qualcosa non giri per il verso giusto. Il sovrappeso, le allergie (ad esempio, alla polvere), ma anche lo stesso fumo della sigaretta o delle infezioni al tratto respiratorio, della gola, non vanno assolutamente presi alla leggera. Addirittura, il russare, in alcuni casi, potrebbe essere l’avvisaglia di un tumore al naso. Per questo, è fondamentale consultare immediatamente un veterinario che saprà come aiutarvi, essendo l’unico, qualificato, in grado di stabilire il perché di questo improvviso russare. E i gatti? Non crediate che siano immuni al russare. Anche loro ronfano e non solo per tener fede ai fumetti che, spesso, li immortalano così. In questo caso, occorre fare molta attenzione, specie, se, da piccoli, non erano soliti farlo. Quando sono sprofondati nel sonno più profondo, non Rem, può capitare, di tanto in tanto, di sentire una russata. Anche la loro morfologia può essere una discriminante: esattamente come i cani, le razze brachicefale, con la testa leggermente più grande, come i Persiani o gli Himalayani, è normale che possano russare. Nulla di preoccupante. Diverso è il caso se, all’improvviso, il vostro micio inizi, per la prima volta, a russare e in maniera frequente. Potrebbe essere il segnale di come qualcosa non stia funzionando.
Per esempio, riguardare patologie particolari come l’obesità. Come abbiamo letto, per i cani, i gatti domestici, viziati da noi, con poca vita attiva, possono tendere ad ingrassare. Si accumula così il grasso che finisce per circondare gli organi vitali, ostacolando il regolare flusso dell’aria. Dovrete intervenire e ripianificare la sua dieta, portandolo da un veterinario. Un altro dei motivi del russare potrebbe dipendere da un fattore allergico. Per capire se e da che cosa, occorre, anche in questo caso, andare da un veterinario, evitando di sottovalutare il problema. Anche i problemi respiratori incidono. La bronchite del gatto, l’asma (condizione pericolosa), la tosse felina (attenzione che non si trasformi in un’infezione) sono tutte patologie che richiedono la visita da uno specialista per scongiurare ulteriori pericoli. Insomma, va bene sorridere se sentiamo cani e gatti imitarci con una bella ronfata, ma siate sempre vigili per capire se questi non siano dei segnali di cui preoccuparsi. Prevenire è meglio che curare e se vi accorgete che qualcosa di strano stia improvvisamente intaccando la routine quotidiana della vita dei vostri amici a quattrozampe non esitate, con rapidità, ad affidarvi a dei professionisti. Prima, magari, che sia troppo tardi.