Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  aprile 16 Giovedì calendario

“NELLA BARA DI MIA MADRE C’ERA UN’ALTRA PERSONA” – “A CHI L’HA VISTO” LE STRAZIANTI TESTIMONIANZE DEI FIGLI CHE HANNO PERSO I GENITORI NELLE CASE DI RIPOSO: “ABBIAMO RICEVUTO SOLO LA BARA CON IL CERTIFICATO DI MORTE. NON SAPERE CHI C’È IN QUELLA BARA È PEGGIO” – “DOPO LA SUA MORTE E LA CONSEGNA DELLA BARA MI HANNO CHIAMATO DICENDO CHE C'ERA STATO UN DISGUIDO E CHE IL CORPO DI MIA MADRE ERA…” - VIDEO -

Sono tante le storie di famiglie devastate dal coronavirus e altrettante le denunce di situazioni poco chiare. A Chi l'ha Visto? le testimonianze di figli di persone contagiate nelle strutture ospedaliere o nelle case di riposo. Una vera e propria strage di nonni. Anziani che in molti casi non sono riusciti a salutare i propri cari e a ricevere un ultimo abbraccio. 

Una donna ha raccontato che nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, ai Castelli romani, suo padre è stato ricoverato nella stessa stanza di un paziente sintomatico. La donna racconta di aver sollevato il problema e di essersi sentita dire «Non posso mettere in isolamento tutti i pazienti con febbre e tosse».

Con i primi risultati lo scenario peggiore: i sanitari non entravano più per paura di contagiarsi e i pazienti erano abbandonati a loro stessi. «Quando ho saputo dei 119 tamponi al San Raffaele ho chiesto l'isolamento della struttura e sono stata diffidata», ha dichiarato il vicesindaco di Rocca di Papa.

La presenza di casi positivi al Covid-19 è stata segnalata giorni dopo. I famigliari dei pazienti non sono stati avvertiti dalla struttura, ma hanno scoperto l'esplosione del contagio attraverso gli organi di stampa. «Spero ci aiutate a far sapere cosa è successo in quella clinica», è l'appello della donna.

Un'altra ha raccontato di aver perso la mamma a causa del coronavirus. Non l'ha più vista dopo il ricovero e ha ricevuto soltanto una telefonata che l'avvertiva della sua scomparsa. «Abbiamo ricevuto solo la bara con il certificato di morte. Non sapere chi c’è in quella bara è peggio». 

Una situazione che si è verificata realmente. Un'altra donna ha raccontato di aver perso la mamma dopo che ha contratto il coronavirus nella casa di riposo in cui era ospite. «Dopo la sua morte e la consegna della bara mi hanno chiamato dicendo che c'era stato un disguido e che il corpo di mia madre era ancora in camera mortuaria. Chiediamo giustizia per queste morti che si potevano evitare. Gli anziani non sono stati tutelati».