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 2020  aprile 14 Martedì calendario

La quarantena di Fabio Canino

Concreto, deciso, quasi dogmatico Fabio Canino. “Sto cucinando il ragù”. In bianco o al pomodoro? «Scherziamo? Il ragù esiste solo rosso».
Però…
«No, solo al pomodoro; (silenzio turbato) a Roma mettono la mozzarella, qualcosa di orribile».
Come sta?
«Mi sono fidanzato con Netlix».
Siete felici?
«Stiamo insieme tutte le sere, anche se a volte viviamo momenti di crisi, perché non tutto è bello».
E poi?
«Con un gruppo di amici cuciniamo perennemente e poi condividiamo».
Come?
«Chiamiamo un rider e il mio sugo lo consegna agli altri, e magari dagli altri mi arrivano pane, dolci e altre delizie».
Il peso corporeo?
«Stia zitto».
Dolore?
«Finché si è soli e in casa, va bene, il problema è quando il sabato vado in radio (il weekend dalle 9 conduce una trasmissione su Radio2)…»
E…
«Chi mi vede non osa dirmi “sei ingrassato”, piuttosto si aggrappa a formule indirette come: “Si mangia, eh”».
Niente palestra.
«No, però mi dedico alle pulizie».
È al debutto?
«Sì, e ho scoperto che sono faticosissime; quando ho finito mi siedo stremato sul divano».
La spesa?
«Scendo, per forza».
Libro da consigliare.
«Le parole che mancano al cuore, l’ho pubblicato l’anno scorso. Ci si commuove».
Lei piange?
«Adesso anche per le pubblicità».
Serie tv.
«Tiger King e capisci i veri Stati Uniti».
Musica.
«Ogni mattina accendo a caso: se la canzone è allegra o meno, intuisco come sarà la giornata».
È un parametro.
«(Ride) No, è la solitudine. E allora ogni lunedì sera alle 22 su Instagram chiacchiero con chi ha voglia di sfogarsi».