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 2020  aprile 14 Martedì calendario

La punizione indiana ai turisti indisciplinati

Se repetita iuvant, ripetere cinquecento volta aiuta ancora di più. Ne sono convinti in India, dove hanno punito dieci turisti che, violando le misure di contenimento, sono stati sorpresi a farsi una passeggiata lungo la riva del Gange, a Rishikesh, città sacra indiana ai piedi dell’Himalaya. Una città famosa in Occidente soprattutto perché nel 1968 fu la meta di un rititro spirituale dei Beatles. Ma a questi occidentali è andata molto peggio che ai «fab four». In dieci, tra austriaci, australiani, israeliani e messicani sono stati fermati dalla polizia e costretti dalle autorità a scrivere per 500 volte la frase «mi dispiace di aver violato le regole del blocco» (nella foto).
La polizia indiana del resto merita il premio per la creatività delle punizione da «evasione» anti-Covid: ci sono agenti che indossano caschi a forma di coronavirus, a trasgressori costretti a fare squat e flessioni come espiazione. Scommettiamo che molti italiani, anche i meno in forma, preferirebbero questa punizione alla multa per centinaia di euro. Magari non sceglierebbero invece le bastonate che pare vengano irrorati con grande frequenza: domenica nove persone fermate su un’auto a un posto di blocco in Punjab sono state colpite vigorosamente. 
Del resto sono molti i turisti stranieri bloccati nel subcontinente: ieri un volo con a bordo 444 passeggeri, tra cui 33 bambini, è atterrato nella notte a Melbourne provenendo dall’India e sono stati messi in quarantena per quattordici giorni in alberghi di Sydney e Melbourne. E anche l’Italia sta cercando di rimpatriare alcuni nostri concittadini bloccati in India.
Un altro Paese asiatico che sta vivendo l’emergenza in modo bizzarro è la Thailandia. Il popolo sta vivendo la stessa situazione che accomuna oltre la metà dell’umanità, mentre il re Rama X, all’anagrafe Maha Vajiralongkorn, si sta godendo un lussuoso isolamento auto in uno chalet sul Tegernsee, dove si trova con una ventina di concubine, mentre il resto della corte – formato da oltre cento persone – è alloggiato in un albergo a Garmisch-Patenkirchen. ma la novità è che le autorità tedesche, che fino a qualche giorni fa sembravano essere piuttosto tolleranti con le bizze del moanrca thailandese, sta iniziando a non tollerare più l’atteggiamento di Rama X, che scorrazza con il suo affollato seguito per tutta la regione in barba a ogni regola di lockdown. Ed estende le sue gite a tutta la Germania. Negli ultimi giorni il suo jet personale, un Boeing 737, è atterrato a Dresda, Lipsia e Hannover. Inoltra rama X è anche volato da solo da Zurigo a Bangkok per partecipare all Chakri Memorial Day, il giorno che celebra la fondazione della sua dinastia. E poi ha fatto ritorno a Zurigo e poi in Germania, imbarazzando ulteriormente le autorità tedesche.