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 2020  aprile 11 Sabato calendario

Le rivoluzioni di Newton concepite in isolamento

Isolamento domestico troppo duro da sopportare? Una bella lezione arriva dall’astrofisico francese, Jean-Pierre Luminet, 68 anni, esperto di fama mondiale di buchi neri e di cosmologia, direttore di ricerca presso il Cnrs. Di fronte ai provvedimenti restrittivi decisi dalle autorità nel tentativo di ridurre il rischio di contagio da coronavirus, Luminet ha ricordato un episodio che riguarda le scoperte del più grande scienziato di tutti i tempi: Isaac Newton (1643-1727). Fu durante l’epidemia della peste nera, che infuriava in Inghilterra nel 1665, e la chiusura dell’università di Cambridge, che il giovane Isaac Newton, ritornato nel luogo natio, concepì, in qualche mese, la legge di gravitazione universale, le leggi dell’ottica, il calcolo differenziale che hanno rivoluzionato il campo della fisica e della matematica. Un esempio su come fare buon uso dell’isolamento sociale, ha scritto Luminet nel suo libro, La Perruque de Newton (la Parrucca di Newton), ripreso da Le Figaro. E lui, Luminet, ha annunciato che trascorrerà questo tempo di confinamento per studiare. Racconta di essere riuscito a passare dal laboratorio di astrofisica di Marsiglia, poco prima che chiudesse, per portarsi a casa dei documenti indispensabili alla sua attività di ricercatore di fisica teorica e di scrittore che si prestano bene al lavoro a casa, dove, ha detto, è confinato insieme alla moglie e ai loro due figli.