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 2020  aprile 09 Giovedì calendario

La quarantena di Maria Grazia Cucinotta

Tono squillante. Carico. Deciso. Quello di Maria Grazia Cucinotta.
Come va?
Non male, erano dieci anni che non stavo a casa.
E cosa ha scoperto?
Mio marito! In 25 anni di matrimonio ci siamo visti poco, e anche il viaggio di nozze lo abbiamo passato con una coppia di amici.
Lei e lui…
Macché, siamo in otto, tra figli, nipoti, nonno, amica statunitense…
Una comunità.
Non mi fermo mai.
Fa tutto.
Taglio pure i capelli, sono la parrucchiera di casa.
Solo taglio?
Pure tinta e ceretta.
Professionista.
Ho acquistato un laser.
Per cosa?
Per abbattere i peli.
Spietata.
La ceretta a volte brucia.
Ultra professionista.
A volte si collega il mio parrucchiere e ci segue come tutor (sorride). Comunque corro tutto il giorno.
Una fatica.
È vergognoso non retribuire le casalinghe.
Pulizie.
Per forza, siamo in otto.
Cucina.
Pizza, lasagne, pane fatto in casa e la mia amica statunitense risponde con i pancake.
Occhio alla linea.
Siamo tutti ingrassati, mangiamo come se non ci fosse un domani.
Senza tregua.
Mai speso così tanto.
Il lievito pare sia finito.
Trovato come la farina (e spiega nei dettagli come si arrangia con la spesa. È cintura nera di strategia)
Un libro riesce a leggerlo?
Amo i romanzi di Marco Buticchi e di Giuseppina Torregrossa.
Film?
Tutti quelli con i supereroi: vanno bene Superman, Batman, Iron Man; ho bisogno di evadere.
Primo appuntamento dopo la quarantena.
Continuerò, e più di prima, le mie battaglie per una sanità all’altezza: quello che sta accadendo è una vergogna assoluta.