Corriere della Sera, 5 aprile 2020
Le ali più corte degli usignoli
Un effetto collaterale dei cambiamenti climatici è stato osservato sugli usignoli. Agli uccellini dal canto armonioso le ali stanno diventando più piccole, rendendo più difficile la migrazione primaverile dall’Africa sub-sahariana all’Europa. Lo hanno notato ricercatori spagnoli dell’Università Complutense di Madrid analizzando i dati raccolti negli ultimi 20 anni. La lunghezza delle ali degli usignoli in rapporto al loro corpo è diminuita, rendendole meno ottimali per compiere la migrazione di migliaia di chilometri. Dopo aver compiuto il primo viaggio dall’Europa all’Africa, gli uccelli con le ali più corte e dalle minori prestazioni tendono a non compiere più la migrazio-ne inversa, dove si trovano le loro aree di nidificazione e deposizione delle uova. Secondo gli scienziati le recenti estati più calde, lunghe e aride in Spagna hanno favorito gli esemplari con geni che li portano a deporre meno uova, geni che a loro volta però sono collegati a quelli delle dimensioni delle ali. La selezione naturale quindi da una parte li favorisce nell’adattamento climatico, ma dall’altra li penalizza nella migrazione. Con il risultato che anche gli usignoli ora sono a rischio.