Il Sole 24 Ore, 4 aprile 2020
La destra polacca vuole spostare le elezioni al 2022
Il vicepremier polacco, Jaroslaw Gowin, ha proposto ieri di rinviare di due anni, a causa del coronavirus, le elezioni presidenziali in calendario il 10 maggio prossimo, prolungando così il mandato dell’attuale capo dello Stato, Andrzej Duda, fino al 2022. Gowin è il leader della Porozumienie, un piccolo partito alleato di governo dei conservatori-nazionalisti di Legge e Giustizia (Pis): fa quindi parte della stessa maggioranza che ha sostenuto l’elezione di Duda nel 2015. Ma la sua proposta si discosta dalle indicazioni di Jaroslaw Kaczynski, il capo indiscusso del Pis che insiste sul voto, forse perché la pandemia sembra favorire i consensi per il suo partito. «I dati degli esperti – ha detto Gowin – indicano che rimandare di due anni le elezioni sarebbe molto più sicuro, serve una modifica della Costituzione e per questo faccio appello all’opposizione» i cui voti sono necessari per procedere. Immediato il no di Piattaforma civica (Po), la principale forza di opposizione. «Il governo dichiari lo stato di emergenza e posticipi le elezioni, noi non daremo mai il nostro sostegno per estendere il mandato di Duda», ha detto il presidente di Po Borys Budka, che teme una svolta autoritaria della destra e si è detto contrario anche a votare nelle condizioni attuali di crisi sanitaria. In Polonia sono circa 3.200 le persone che hanno contratto il Covid-19 e i morti sono almeno 60.