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 2020  aprile 04 Sabato calendario

Rossini per un solo spettatore

Ammettiamolo: lo spettacolo per un solo spettatore è il sogno proibito di chiunque vada a teatro. Sarebbe un isolamento davvero splendido: niente vecchie che scartocciano caramelle, niente tisici che scatarrano, niente applausi fuori tempo, niente fischi senza senso, niente commenti idioti, anzi niente commenti tout court, niente telefonini trillanti. Solo tu e l’opera. Certo, reclusi come siamo, saremmo già ultra felici di andare a teatro comunque, anche in compagnia e perfino in compagnia molesta. Ma che meraviglia, essere per una sera Luigi II di Baviera solo soletto nel celebre lago sotterraneo rosso e blu del suo castello di Linderhof mentre, navigando su una navicella fatta ovviamente a forma di cigno del "Lohengrin" e in compagnia di due cigni veri (che non parlano), si faceva cantare Wagner da un soprano dell’Hof und Nationaltheater di Monaco (poi, vabbé, una volta la cretina, ignorando i gusti del Sovrano - quelli sessuali, intendo, non quelli musicali - si buttò in acqua per farsi romanticamente salvare. Sua Maestà, irritatissima, chiamò un valletto ordinandogli di ripescare la disgraziata, asciugarla e rispedirla a casa). 
Ora, questa curiosa esperienza sarà possibile per un fortunato, purtroppo svedese, ma comunque grazie al sempre inventivo genio italiano. Succede infatti che l’Istituto di Cultura di Stoccolma abbia dovuto rimandare causa coronavirus la proiezione del "Sigismondo", ultimo titolo di una rassegna di opere in video dedicata al Rossini Opera Festival di Pesaro. Però gli italiani in Svezia hanno pensato bene di copiare "One-on-One", una curiosa iniziativa dell’opera di Perm, negli Urali. In pratica: il video del "Sigismondo" sarà proiettato comunque, per la precisione il 7 aprile alle 13: in rete, per tutti; nell’Auditorium dell’Istituto, per un solo spettatore, scelto per estrazione a sorte fra quelli che si saranno nel frattempo prenotati. Il vincitore della riffa, informa la direttrice dell’Istituto, Maria Sica, sarà accolto «rispettando tutti i dispositivi di sicurezza previsti in questo momento» (e dire che in Svezia, pare, si affidano soprattutto al buon Dio) ma anche con «l’ospitalità e la gentilezza tutta italiana», insomma con caffè e pasticcini «rigorosamente sigillati in monoporzioni».
Bonbon a parte, l’happy one è fortunato davvero. "Sigismondo", storia di un Re che a un certo punto sbrocca e comincia a dare i numeri (corona a parte, praticamente noi in lockdown) non è il capolavoro di Rossini; la direzione di Michele Mariotti e la regia di Damiano Michieletto sì, e il loro spettacolo di conseguenza una delle pagine più gloriose del Rof. Una sala vuota, ma piena di bellezza.