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 2020  aprile 03 Venerdì calendario

Bernie Ecclestone padre a 89 anni

S e tutti i medici del mondo non avessero altro da fare in questo periodo, qualcuno di loro dovrebbe spendere cinque minuti per occuparsi di Bernie Ecclestone. Che, a 89 anni, (90 a ottobre, per la precisione) diventerà papà per la quarta volta, rendendo in un colpo solo Charlie Chaplin (ultimo figlio a 73 anni), Mick Jagger (anche lui 73) e Pablo Picasso (68) dei giovani padri. E considerando che in Europa l’età media per diventare papà è di 35,2 anni, comunque un bel record. Il lieto evento è atteso in estate. «Sì, è così, speriamo che impari presto a giocare a backgammon», ha commentato Bernie al Sun, con una delle battute con cui è diventato famoso, assieme al caschetto bianco, allo stile da rocker, al cinismo e alla spregiudicatezza (la leggenda vuole che avesse partecipato alla grande rapina al treno in Gran Bretagna, un falso, anche se è vero che aveva conosciuto il responsabile, Ronnie Biggs).
La notizia, ieri a lungo scambiata per un pesce d’aprile postdatato, è invece vera, come confermano amici della coppia, che poi è composta da Bernie, l’ex boss della Formula 1 – che lui ha avuto l’intelligenza e l’abilità di trasformare da sport amatoriale in un giocattolino dal valore di 8 miliardi di dollari e che ha gestito in primissima persona fino a 86 anni, quando ha venduto a Liberty media – e Fabiana Flosi, la terza moglie, 44 anni, brasiliana, avvocato, conosciuta in pista (e dove sennò?) a Interlagos dove lavorava per gli organizzatori del Gp, e sposata nel 2012, con una cerimonia ultra riservata a Gstaad, in Svizzera, dove Bernie va spesso e dove gli capita di chiacchierare con Sebastian Vettel e altri protagonisti del Circus. «Dopo il mio lavoro in F1, io e Fabiana abbiamo avuto tempo per allenarci», ha continuato lui, mentre Fabiana ha solo aggiunto «come tutti i genitori vogliamo solo che nostro figlio sia in salute».
Perché se è vero che Ecclestone è la Formula 1 (intesa appunto come evento globale), non sono in tanti quelli che avrebbero scommesso che l’ex Supremo (così lo chiamano ancora i giornali inglesi, e d’altra parte l’uomo non ha mai disdegnato simpatie per il decisionismo dei regimi totalitari), sarebbe stato in grado di godersi anche questo nuovo capitolo della vita. Uno dei tanti: dopo un’adolescenza sotto le bombe, dopo la giovinezza iniziata vendendo ricambi di moto fino a diventare il proprietario di una delle concessionarie più importanti d’Inghilterra, dopo i tentativi di sfondare come pilota (provò anche a partecipare al Gp di Monaco di F1 del ‘58 ma non si qualificò), dopo la sua incredibile ascesa da manager. Di piloti come Jochen Rindt, prima, di una scuderia come la Brabham poi, dell’intero carrozzone alla fine. È Ecclestone che s’inventa di gestire i diritti tv e quelli commerciali della F1, che nel 2013 vengono ceduti a una sua società, la Fom, fino al 2110, per più di un secolo quindi. Ed è chiaramente questo l’orizzonte temporale a cui guarda Bernie.
Adesso, nella sua nuova vita ha comprato una piantagione di caffè in Brasile e si è ritirato lì con Fabiana e la sua numerosa famiglia. Qui accoglierà il nuovo nato, o la nuova nata. Nelle sue precedenti vite, Bernie ha avuto tre figlie: nel 1952, a 22 anni, sposa Ivy Bamford e diventa padre di Deborah, che ora ha 65 anni, è diventata mamma di un maschio, che a sua volta è diventato padre, rendendo quindi il futuro papà Ecclestone bisnonno. Dalla prima moglie divorzia senza clamori ben prima di diventare il Supremo. Poi, nel 1984 si risposa con l’ex modella Slavica Radic, da cui avrà due figlie che poi diventeranno protagoniste del gossip internazionale, Tamara e Petra. E questa volta il divorzio è un po’ più complicato per il patrimonio coinvolto e perché Slavica era cointestataria di una serie di società: si è detto che Bernie se la sia cavata con un miliardo di sterline per la causa. Ora, appunto, un nuovo capitolo. E non è detto che non sia il più spericolato di tutti.