Corriere della Sera, 2 aprile 2020
Gli animali invadono le strade deserte
I macachi per le piazze thailandesi di solito strapiene di turisti; le lepri che scorrazzano per Milano e i tassi per Firenze; i caproni che invadono la cittadina del Galles; le anatre che passeggiano per le strade deserte di Parigi: spariranno non appena, finita la quarantena, l’uomo tornerà a sfamare, ma anche (soprattutto) a sopraffare le altre creature. In una deliziosa vignetta polacca che mi ha inviato qualche giorno fa un amico, viene rappresentato il prima e il dopo. Un contrappasso ironico. Ieri: papà, mamma e figlioletto allo zoo guardano le scimmie ingabbiate. Oggi: le stesse scimmiette, libere in strada, ridono della famigliola chiusa, con mascherina, dietro il finestrone. Il mondo alla rovescia. O meglio, quello che fino a ieri pensavamo fosse l’unico mondo possibile: noi fuori, padroni, e loro dentro. Se è tutta una faccenda di dentro e di fuori, la beffa è il virus che scorrazza da padrone nel deserto dentro di noi.