Corriere della Sera, 2 aprile 2020
Gli esami universitaria al tempi del virus
Come si possono fare gli esami universitari a distanza? Sono un atto di diritto pubblico, non si improvvisa. I rettori stanno facendo i salti mortali. La Sapienza consiglia di fare (possibilmente) così. Il candidato deve stare seduto davanti a un pc collegato a Google Meet, con le spalle alla parete, a una distanza di almeno un metro e mezzo. La stanza deve avere una sola porta d’ingresso. Ci vogliono due telecamere: una puntata sul candidato, con le mani bene in vista, l’altra sulla porta per tutto il tempo della prova, per vedere se entra qualcuno a suggerire. L’esame è pubblico, dunque la videoconferenza è aperta a tutti. Ma le generalità sono private, dunque ci vuole anche una conferenza riservata prima di quella pubblica per dare nome, cognome e documento. È vietato registrare in video o in audio, i trasgressori saranno perseguiti. Nel caso si interrompa spesso la connessione la prova può essere annullata. Poveri docenti e poveri studenti. Temo che anche il diritto amministrativo andrà velocemente adeguato, se vogliamo entrare nell’era della vita a distanza.