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 2020  aprile 02 Giovedì calendario

Tronchetti Provera entra nel farmaceutico

La Camfin di Marco Tronchetti Provera, partecipata anche dalle banche, diversifica nel private equity e nel settore medicale-farmaceutico, attraverso una nuova alleanza strategica con Longmarch, veicolo lussemburghese del magnate cinese Yishun Niu che coinvolge l’azionariato di Pirelli. Tronchetti sfida in tal modo il blocco delle attività economiche per il Covid-19 consentendo a Camfin, di cui è il socio di riferimento con il 48,8% seguito da Unicredit (13,9%) e Intesa Sp (10,7%), di incrementare la partecipazione in Pirelli al 15%, grazie all’apporto di Niu, partner dell’imprenditore lombardo da 15 anni. Due giorni fa egli ha ufficializzato un potenziale 5,195% corrispondente alle azioni oggetto di un contratto derivato «repurchase agreement» con scadenza 9 marzo 2023.
Ma i movimenti nel capitale della Bicocca non si fermano alla partnership strategica con Niu perché, sempre martedì 31, è emerso l’ingresso di Brembo con 2,4%. La mossa del gruppo di sistemi frenanti che fa capo ad Alberto Bombassei potrebbe aprire a una futura alleanza industriale tra gli pneumatici Pirelli e i freni Brembo. Secondo Mediobanca Securities, questo scenario farebbe nascere un gruppo meno appesantito dal punto di vista dei debiti finanziari rispetto all’attuale situazione di Pirelli, ma le sinergie industriali sarebbero poco significative. E comunque Tronchetti ha spento sul nascere qualunque indiscrezione su possibili fusioni. Brembo ha acquistato direttamente il 2,2% in Pirelli, cui si aggiunge un altro 0,2% intestato alla controllante Nuova FourB. Brembo ha specificato che l’investimento non è speculativo e ha un orizzonte di lungo periodo. L’investimento, secondo gli analisti di Equita, è stato di circa 75 milioni. «La notizia sorprende – commenta Equita – visto che Brembo ha sospeso il dividendo, mentre ha preferito comprare azioni Pirelli anziché fare un buy-back nonostante il titolo abbia perso il 37% dal 6 febbraio». In Piazza Affari dopo un avvio fiammante, il titolo è stato risucchiato dal clima di avversione al rischio, chiudendo in calo del 6,3%.

LA GOVERNANCE ITALIANA
Tornando all’asse Tronchetti-Niu, è stato stipulato un contratto di esclusiva di 60 giorni. In caso di accordo, alla nuova partnership, la cui governance spetterà a Camfin, farà capo la partecipazione potenziale del 5,19% e le call options sul 4,89% di Pirelli sottoscritte da Camfin nel settembre 2019 con scadenza settembre 2022.
Le opzioni tuttavia – secondo quanto riportato nella nota – potrebbero essere regolate per cassa con conseguente conferimento in denaro all’interno della eventuale partnership con Longmarch. È probabile che questa eventualità si concretizzi, perciò la presenza di Camfin si fermerà al 15%.
Ma chi è Niu? Il magnate cinesi Ha rapporti industriali con Pirelli dal 2005, all’epoca dell’avvio del primo stabilimento in Cina, attraverso la costituzione di una joint venture che ha contribuito allo sviluppo delle fabbriche della Bicocca nella provincia dello Shandong sul Mar Giallo. La nuova partnership sarà finalizzata allo sviluppo di attività nel private equity, incluso il settore healthcare, appunto il farmaceutico. 
In Pirelli dunque dovrebbero convivere due gruppi cinesi sotto la leadership di Tronchetti: fonti bancarie però ritengono che il ruolo di Niu potrebbe crescere nel medio periodo, quando il nuovo corso di ChemChina, dovuto alla gestione di Ning Gaoning, presidente Pirelli, volendo cambiare rotta, volesse ingranare la retromarcia, come sembrava la scorsa estate.