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 2020  aprile 01 Mercoledì calendario

In Francia il virus ha bloccato il traffico di droga

La pandemia ha effetti anche sul traffico di droga. Frontiere chiuse, spostamenti vietati, controlli di polizia, misure di igiene per prevenire il contagio: la gente ha davvero paura del virus che non risparmia gli spacciatori. Il mercato degli stupefacenti è fermo, ma cerca già di adattarsi alle nuove misure decise per contenere la diffusione del coronavirus. Con la crisi sanitaria, va al rallentatore il mercato della droga, che in tempi normali vale intorno ai 3,5 miliardi l’anno, in Francia, secondo le cifre della polizia giudiziaria riportate da Le Monde. Tra i consumatori c’è che cerca di approvvigionarsi con le consegne a domicilio, ma non è semplice. Anche perchè non essendoci più le feste, sono calati gli ordini di stupefacenti per i festini.
Consumatori e spacciatori confinati a casa, frontiere chiuse, approvvigionamenti tagliati: il coronavirus è riuscito dove altri non ce l’hanno fatta: ha vinto la battaglia della sicurezza nella regione parigina, ha detto a Le Monde un funzionario della polizia specializzato nella lotta contro il traffico di stupefacenti. La catena si è inceppata. Per il momento l’attività continua con gli stock esistenti, ma c’è molto meno spaccio perchè le persone non si recano nel punto di consegna. E la merce si esaurisce poco a poco. Non c’è possibilità di organizzare rifornimenti veloci con le frontiere chiuse, soprattuto con l’Olanda un importante fornitore di erba.

La stessa cosa succede per chi vende la cocaina. La chiusura dei porti e degli aeroporti impedisce che la produzione arrivi dall’America Latina. I cosiddetti «corrieri» sono fermi. Quanto alla resina di cannabis la situazione era già deteriorata da diversi mesi con le consegne disturbate dal Marocco e sequesri importanti. I prezzi sono raddoppiati, e la qualità non è buona, secondo quanto ha riportato Le Monde. A Marsiglia, dove si svolge la maggior parte del traffico di stupefacenti, i viaggi di andata e ritorno sono diminuiti, ma non ancora del tutto cessati. Senza clienti non c’è traffico. Le vendite, quando riescono ad incontrarsi compratori e spacciatori non avvengono più nelle hall dei palazzi, troppo visibili in tempi di confinamento, ma ai piani dei palazzi. Inoltre, la polizia ha notato un aumento sospetto del numero dei ragazzi che consegnano i pasti a domicilio, tipo Deliveroo, ma non possono fare niente, perchè non c’è nessuna prova che trasportino droga.