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 2020  marzo 30 Lunedì calendario

Il capo dell'accademia piloti Red Bull ha avuto un'idea bizzarra

In una recente intervista alla televisione di stato austriaca, l’ex pilota Helmut Marko, influente consulente di Red Bull in Formula 1, ha detto di aver proposto alla scuderia di far contrarre il coronavirus ai suoi piloti il prima possibile. Secondo Marko, tutti i piloti sotto contratto con Red Bull si sarebbero dovuti riunire – approfittando dell’attuale sospensione della Formula 1 – e contagiarsi l’un l’altro in modo da guarire prima della ripresa del campionato.

Abbiamo quattro piloti di Formula 1 e una decina in accademia. La mia idea era quella di organizzare un camp per riempire questo periodo di sospensione con un lavoro di preparazione fisica e mentale. Sarebbe stato il momento ideale per fargli prendere il virus.

Sono ragazzi forti e in ottima salute. Avrebbero contratto il virus in modo debole e si sarebbero fatti trovare perfettamente in forma per la ripresa del campionato.

Marko ha 76 anni, è a capo dell’accademia Red Bull ed è un pilota della “vecchia scuola”, come forse si può intuire dal suo temperamento. Ebbe una buona carriera a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, soprattutto nelle gare di lunga durata. Vinse la 24 ore di Le Mans nel 1971 ma l’anno successivo dovette ritirarsi dopo che nel Gran Premio di Francia di Formula 1 un detrito lanciato dalla macchina che lo precedeva lo colpì in volto facendogli perdere la vista dall’occhio sinistro.

Nella stessa intervista alla ORF, Marko ha detto che la sua proposta non è stata ben accolta dai dirigenti della Red Bull, i quali l’hanno immediatamente scartata.

Nel frattempo la Formula 1 è ancora ferma – la nuova stagione non è mai partita – e lo sarà almeno fino a giugno. La scorsa settimana è stato rinviato anche il Gran Premio d’Azerbaigian, che avrebbe dovuto essere il primo del Mondiale dopo l’annullamento dei Gran Premi d’Australia e di Monaco e rinvii delle gare in Bahrein, Vietnam, Cina, Paesi Bassi e Spagna.