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 2020  marzo 30 Lunedì calendario

Gli italiani guardano il meteo per l’estate

Indifferenti alle regole della quarantena, untori senza scrupoli, smaniosi di tornare in strada? A guardare il nostro popolo da una prospettiva molto peculiare non sembra proprio che sia così. Infatti, stando ai dati del sito ilMeteo.it, pare che gli italiani – frequentatori compulsivi di siti meteo – abbiano spostato le loro ricerche su sole e nubi ben dopo Pasqua, a dimostrazione di una rassegnazione-accettazione senz’altro positiva. Intendiamoci: i cittadini del Bel Paese non hanno perso la loro abitudine-dipendenza a cliccare ansiosamente sulle previsioni del tempo, pur se chiusi in casa. Nel mese di marzo, rispetto a quello del 2019, c’è stato un aumento di lettura di notizie con previsioni a lungo periodo del 54%. E sempre le prime tre settimane di marzo hanno visto un raddoppio di fruizione rispetto alle prime tre di febbraio. Ma appunto: le ricerche degli italiani, notano gli esperti del noto sito meteo, sono tutte di medio o lungo periodo, tanto che anche sulla pagina Facebook del sito le interazioni sulle previsioni a medio-lungo termine appaiono dieci volte superiori rispetto a quelle a breve-medio termine. Insomma, si punta tutto sull’estate – tema commentatissimo – sperando che sia magari un po’ prima della discussa e fatidica data del 31 luglio, ma comunque ben dopo Pasqua (e infatti le ricerche meteo per questo periodo sono calate del 70%). Non solo. Il coronavirus ha reso gli italiani – un vero miracolo – persino più attenti alla questione climatica. Certo, si conta sul cambio di clima non solo per mettersi in short ma anche perché, anche se gli esperti frenano sul legame, tutto sommato si scommette sul fatto che il caldo umido possa stroncarlo.
“Non c’è dubbio che l’interesse sul tema dei cambiamenti climatici stia aumentando esponenzialmente negli ultimi anni”, spiega Andrea Garbinato, coordinatore de ilMeteo.it. “Tuttavia, appare chiaro che in questo momento di fragilità, anche psicologica, ogni argomento che possa in qualche modo interfacciarsi con l’epidemia diventa non solo interessante, ma direi quasi imprescindibile”. Ma potremo sperare in un’estate relativamente serena o dovremo pagare l’eventuale scomparsa del virus con un caldo torrido? “Le proiezioni, basate su modelli matematici con parametri ben precisi e conosciuti, almeno allo stato attuale fanno pensare ad una stagione con temperature sopra le medie di circa 1/1,5 gradi”, continua Garbinato. “Si tratta, peraltro, di dati purtroppo in linea con il trend delle ultime stagioni, a causa soprattutto di una presenza sempre più costante, alle nostre latitudini, dell’anticiclone africano. Insomma, tutto ci fa pensare che la prossima estate possa essere ancora molto calda, ma non parlerei affatto di crisi climatica, tanto meno in contrapposizione alla crisi sanitaria che purtroppo stiamo vivendo. Potremo fare delle vacanze sicuramente serene, anzi, se riusciremo a superare questa difficile situazione potranno probabilmente essere le vacanze migliori di sempre”.