Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  marzo 25 Mercoledì calendario

Gli oligarchi russi fanno incetta di respiratori

Se prima il giocattolo più ambito per i super ricchi russi erano gli yacht da ancorare sul fiume di Mosca dove non c’è nemmeno spazio abbastanza per farli virare, ora sono arrivati i ventilatori polmonari. Per oligarchi e ricchi in generale, la cosa peggiore in questo Paese è sempre stato il pericolo di finire in ospedale in mezzo a gente comune o, addirittura, tra i poveri. Così molti si stanno organizzando per evitare questa eventualità che ritengono peggiore della malattia. Si sono ritirati nelle loro dacie di campagna (spesso veri e propri castelli) e le stanno attrezzando con mini reparti di terapia intensiva, magari realizzati nei bunker atomici fatti costruire in passato. Intanto chiedono di modificare i filtri del sistema di aerazione per rendere il rifugio a prova di virus. Ma la questione più delicata è acquistare privatamente ventilatori polmonari che sul mercato sono diventati quasi introvabili. Una azienda del settore, la Technomed, ha detto ai media russi che la domanda è salita di dieci volte e che i prezzi sono più che raddoppiati. Dinara Yanokayeva, sales manager della società Oxy2.ru, ha raccontato al Moscow Times: «C’erano talmente tante chiamate che abbiamo dovuto smettere di accettare ordini». I medici spiegano che senza adeguata assistenza un ventilatore è inutile. Ma nelle strade dei super ricchi alle porte di Mosca, molti hanno già assoldato medici e infermieri. E alle porte di Tver, tra Mosca e San Pietroburgo, è stata messa in vendita una villetta alla quale si accede tramite un ponte che attraversa una palude. «E da lì un tiratore abile può tenere a bada eventuali nemici per settimane».