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 2020  marzo 22 Domenica calendario

Il bazooka tedesco

BERLINO – Il coronavirus abbatte anche il più tedesco dei feticci: il pareggio di bilancio. Il cosiddetto “zero nero”, l’impegno solenne della Germania a non fare più disavanzo, sarà infranto per far fronte a quell a che Angela Merkel ha definito la «più grave crisi» dalla fine della Seconda guerra mondiale. Berlino è pronta a spendere almeno 156 miliardi in più per contrastare la crisi da coronavirus. E secondo indiscrezioni, il piano complessivo potrebbe costare fino a 356 miliardi. In altre parole, la Germania è pronta a sforare il deficit 2020 almeno del 4% ma potrebbe arrivare al 10% del Pil. Le cifre sono ancora ballerine: l’unica notizia confermata dal ministro è la manovra aggiuntiva da 156 miliardi. Tra le misure previste, secondo quanto riferito a Repubblica da una fonte autorevole, potrebbero esserci un “corona-congedo” e un sussidio di disoccupazione esteso agli autonomi. In particolare, dei 156 miliardi che il ministro delle Finanze Scholz aggiungerà subito alla finanziaria per l’anno in corso, circa 50 miliardi serviranno a dare sussidi alle aziende in difficoltà. Gli altri 100 serviranno a finanziare l’orario ridotto e un “corona- congedo”, cioè un congedo parentale al 67% dello stipendio. L’Hartz IV, il classico sostegno ai disoccupati, sarà esteso ai lavoratori autonomi e verrà dato senza verifica del patrimonio. Un’altra fetta dei 156 miliardi sarà assorbita dai mancati introiti fiscali. Ci sarebbero poi, secondo il Finanicial Times, altri 100 miliardi che servirebbero, attraverso il Fondo di stabilizzazione Wsf, a comprare quote di aziende in difficoltà come Lufthansa e Condor ma anche medie imprese, ad esempio del settore automobilistico, che il governo è pronto a nazionalizzare, in parte o del tutto. Altri 400 miliardi di garanzie concesse dal Tesoro tedesco al Wsf copriranno i debiti delle imprese travolte dalla crisi. Secondo la fonte, il senso di questi 100 miliardi è quello di “evitare assalti cinesi in Germania”. Uno dei più grandi timori del governo Merkel, mentre l’economia sprofonda in una crisi mai vista, è che Pechino ne approfitti per fare shopping nella ricca industria tedesca. Altri 100 miliardi potrebbero andare alla Kfw, la Cassa depositi e prestiti tedesca, per coprire i finanziamenti che è stata invitata a fare incondizionatamente alle industrie finite sul baratro per la crisi da coronavirus. Tra spesa immediata e spesa potenziale e garanzie, il bazooka tedesco potrebbe raggiungere insomma i 756 miliardi.