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 2020  marzo 21 Sabato calendario

L’azienda che traccia le epidemie lavora per la Cia

L’impresa americana Metabiota si occupa di tracciare epidemie devastanti come il coronavirus. Ed è tra le prime aziende del mondo ad averlo visto emergere. Nel 2014, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ricorse a Metabiota per combattere Ebola in Sierra Leone. Oggi l’Oms ci lavora ancora? Alle domande del Fatto, né l’azienda né l’Oms hanno risposto. Un cosa è certa: Metabiota lavora con In-Q-Tel, il fondo di venture capital della Cia. È una tra le prime aziende di dati e intelligenza artificiale nel mondo che ha visto arrivare il coronavirus. Metabiota ha il quartier generale a San Francisco, in California, e sedi in Canada, nella Repubblica Democratica del Congo e in Camerun. La sua missione dichiarata è di scoprire e tracciare le epidemie che flagellano il globo e fornire informazioni e previsioni sull’andamento di quelle infezioni a governi e imprese private che pagano per i servizi di Metabiota.Ora il Fatto Quotidiano può rivelare che Metabiota è una delle aziende di tecnologia avanzata su cui punta la comunità di intelligence Usa, tanto da supportarla attraverso il fondo di venture capital della Cia: In-Q-Tel (www.iqt.org). Il Fatto ha anche chiesto a Metabiota se, in queste drammatiche settimane, stesse lavorando con il governo americano o con quello italiano per aiutare a contenere il contagio da coronavirus. Metabiota non ha voluto rispondere. Silenzio assoluto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che non ci ha fornito alcuna risposta, mentre il governo italiano ha risposto che non sta lavorando con l’azienda californiana.
Ma come individua e traccia le epidemie, Metabiota? Secondo la rivista del prestigioso Massachusetts Institute of Technology, utilizza l’intelligenza artificiale per ricavare dai dati informazioni su infezioni che possono colpire aree specifiche del mondo. Se una persona infetta è transitata per un certo aeroporto, Metabiota raccoglie il dato e lo utilizza insieme con l’esame delle cosiddette “fonti aperte”: articoli di giornali, servizi televisivi e radio, pubblicazioni scientifiche specialistiche. Informazioni precise sulle tecniche usate da Metabiota, però, non ce ne sono. Né è chiara la reale efficacia dei servizi di questa azienda nel combattere crisi come quella che stiamo vivendo. Quattro anni fa, l’agenzia internazionale di stampa Associated Press (Ap) condusse un’inchiesta sul lavoro di Metabiota in Sierra Leone contro l’epidemia di Ebola. Stando a quanto riportato da Ap, l’indagine giornalistica era basata su email interne, alcune delle quali dell’Organizzazione mondiale della Sanità, e su interviste con specialisti sul campo, come quelli di Medici senza frontiere. Il quadro che ne usciva era a dir poco controverso, tanto che Ap scriveva che “alcune delle azioni dell’azienda avevano peggiorato la situazione già caotica” e, tra gli esempi, citava un’intervista con la coordinatrice per le emergenze di Medici senza frontiere, secondo la quale i lavoratori di Metabiota non si sottoponevano alle procedure di decontaminazione quando lasciavano le aree ad alto rischio.
Che Metabiota sia una delle aziende tecnologicamente avanzate su cui punta la comunità d’intelligence Usa è facilmente verificabile. Basta consultare il sito del fondo di venture capital della Cia e delle agenzie di intelligence americane. Il nome In-Q-Tel, viene dalla fusione di “intelligence” (intel) con “Q”, lo scienziato della saga di James Bond che crea ogni sorta di invenzione supertecnologica per supportare le missioni di 007.
“In-Q-Tel è stato creato nel 1999 per assicurare che le agenzie di intelligence del nostro Paese abbiano accesso a tecnologie innovative (provenienti) dalla comunità delle startup per aiutare a proteggere e preservare la sicurezza della nostra nazione. I leader della Cia si resero conto che l’innovazione tecnologica era ormai largamente passata dell’ambito dei dipartimenti di ricerca e sviluppo del governo e delle grandi aziende ai singoli imprenditori e startup, che sviluppavano tecnologie cruciali in modo molto più rapido ed economico, cosa che continuano a fare oggi”, recita l’home page di In-Q-Tel.
Il sito web è pubblico e contiene il portfolio delle aziende su cui la comunità di intelligence americana punta. “In-Q-Tel supporta la Central Intelligence Agency e altre agenzie di intelligence e difesa, focalizzandosi su aree come la cybersecurity, le biotecnologie, i nuovi materiali, i sensori da remoto, il deep learning per data analytics e molto più”, recita il sito. Tra le aziende che si occupano di tracciare e fare previsioni sulle pandemie, Metabiota è l’unica citata.