• Che cosa è lo spread? Perché schizza verso l’alto?
È il differenziale tra il tasso di interesse di un titolo governativo a 10 anni e quello di un analogo titolo del paese più sicuro dell’area di riferimento. Nel caso dell’Italia è la differenza tra il rendimento del Btp decennale e quello del Bund tedesco. Questo differenziale fibrilla ogni volta che c’è un rischio. Uno shock come la pandemia, mette in dubbio la sostenibilità del nostro debito pubblico, già molto alto e destinato ad ampliarsi per le maggiore spese d’emergenza. Ecco che gli investitori tendono a disfarsi dei titoli italiani. Si può dire che lo spread sia un indicatore grossolano della paura che un Paese non riesca a onorare i suoi debiti a scadenza.
• Che cosa è il Patto di stabilità? Cosa significa la sua sospensione?
Il Patto di stabilità è l’accordo di coordinamento delle politiche fiscali siglato dai paesi europei nel 1992 a Maastricht, in vista dell’unione monetaria. Senza quel patto i Paesi avrebbero potuto fare spese folli facendo saltare l’euro. Le regole più famose sono due: il limite del 3% nel rapporto tra deficit e Pil e quello del 60% tra debito e Pil. La crisi del 2008-2009 ha poi affiancato alla regola del deficit strutturale da azzerare anche quella del debito pubblico in eccesso da sgonfiare (un po’ per volta, cioè un ventesimo all’anno dell’eccesso). In circostanze eccezionali però questi tetti compreso il 3% - si possono sforare. Sebbene con alcuni limiti.
• Che cosa è il Mes? Perché se ne parla e perché molti lo criticano?
Il Meccanismo europeo di stabilità è il "figlio" del fondo europeo salva-Stati entrato in azione durante la crisi del 2008 per aiutare Paesi a rischio default come Spagna, Portogallo, Irlanda, Grecia. In quel caso era la Commissione Ue, assieme a Fmi e Banca mondiale - la famigerata "troika" - a predisporre un programma di aiuto finanziato dal fondo Salva-Stati. Il Mes invece nato nel 2012 - definisce il programma e lo finanzia al tempo stesso, con una potenza di fuoco fino a 700 miliardi. Tutti gli Stati europei hanno una quota del Mes, in percentuale del loro Pil. Si parla molto del Mes perché l’iter per riformarlo è arrivato quasi alla fine. L’Italia all’inizio ha posto un veto. Poi ha sospeso il giudizio per le forti critiche interne, specie da Lega e Fratelli d’Italia che temono l’arrivo della troika e condizionalità molto pesanti per l’Italia, se si trovasse ad averne bisogno. In realtà, il nuovo programma di aiuto è molto più blando di quello del vecchio fondo Salva-Stati. E non prevede commissariamenti.
• Che cosa sta facendo la Bce?
La Banca centrale europea è intervenuta in tre modi. Primo intervento, con un doppio finanziamento illimitato alle banche: uno senza condizioni fino a giugno a un tasso negativo che può arrivare a -0,25% da usare per rafforzare il patrimonio delle stesse banche, l’altro da giugno 2020 a giugno 2021 sempre alle banche ma con destinazione all’economia reale, ovvero le piccole e medie imprese, a un tasso fino a -0,75%. Il tasso di interesse negativo significa che si prende a prestito una somma e alla scadenza se ne restituisce un pezzetto in meno. Il secondo intervento della Bce riguarda il Quantitative easing rafforzato.
• Cosa si intende per Quantitative easing?
Un programma partito a marzo 2015, poi fermato e ripreso nel 2019 dall’ex presidente della Bce Mario Draghi. Consiste nell’acquisto da parte della Bce di titoli del debito pubblico dei Paesi dell’eurozona secondo il principio del loro peso come "azionisti" della Bce, peso misurato dalla percentuale del Pil di ciascuno sul totale. La Bce acquista questi titoli sul mercato secondario - dove si scambiano i titoli prima della loro scadenza - per immettere liquidità nel sistema, supplendo alla scarsità in momenti di crisi come l’attuale. La Bce può comprare anche obbligazioni corporate, ovvero emesse dalle aziende. E bond di istituzioni locali, come i comuni.Ora la Bce ha deciso di irrobustire il suo intervento. Usando un vero e proprio bazooka.
• Che cosa è il bazooka?
Al termine del mandato di Draghi, nel novembre scorso, la Bce comprava 20 miliardi al mese di titoli. Il 12 marzo , in piena crisi da coronavirus, la presidente Lagarde ha alzato gli acquisti di altri 120 miliardi di qui fino a fine anno: 15 miliardi aggiuntivi al mese (seconda mossa della Bce dopo il duplice finanziamento illimitato alle banche). Poi, visto l’effetto tutt’altro che rassicurante sui mercati finanziari di questa prima mossa, ha azionato il bazooka vero e proprio: un’arma con una potenza di fuoco notevolissima. Il 18 marzo a mezzanotte - e siamo alla terza mossa - Lagarde ha annunciato che il Quantitative easing lievitava di altri 750 miliardi per quest’anno, 94 in più al mese. In totale, siamo dunque a ben 129 miliardi di acquisti al mese.
• Che cosa sono invece i coronabond?
Obbligazioni che l’Unione europea potrebbe emettere in un tempo delimitato, quello della pandemia in corso, per permettere agli Stati di far fronte all’emergenza economica, oltre che sanitaria. E ripartire con gli investimenti e la produzione. I coronabond sono simili, concettualmente, agli eurobond: titoli emessi durante la crisi dei debiti sovrani per finanziare i Paesi ad alto debito a corto di liquidità per la sfiducia sui mercati nella loro capacità di ripagare i debiti.
• E che cosa si intende per "Helicopter money"?
Un’espressione cara all’economista Milton Friedman per indicare "i soldi gettati dall’elicottero". Ovvero dati a pioggia a tutti i cittadini, in casi di gravissime crisi economiche, per far ripartire la domanda. È quanto si propone di fare Trump assicurando a ogni americano 1.000 dollari o più sul conto.