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 2020  marzo 20 Venerdì calendario

Storia della Mers (2012)

Il Mers-CoV, coronavirus che causa la sindrome respiratoria del Medio Oriente, è stato identificato per la prima volta in un paziente in Arabia Saudita nel 2012. Come per la Sars, la malattia causa una polmonite grave, ma i pazienti hanno anche sintomi gastrointestinali e talvolta manifestano insufficienza renale. Dal 2012, 27 paesi hanno riportato casi, con 2.494 persone confermate infette e 858 morti, principalmente in Arabia Saudita. Tutti i casi di Mers sono stati ricollegati a persone che vivono o hanno viaggiato nella penisola arabica, dove si registrano ancora nuovi casi. L’Oms riferisce che la Mers ha un tasso di letalità di circa il 35%, ma può anche dare sintomi lievi, tali da non accorgersi di averla, per cui il tasso di mortalità è probabile sia gonfiato. Nel 2017 l’Oms ha inserito i coronavirus Sars-CoV e Mers-CoV nell’elenco dei patogeni prioritari, sperando di stimolare ulteriori ricerche su questi virus. La trasmissione avviene attraverso il contatto diretto con persone infette o per via aerea con la tosse o gli starnuti. Si ritiene che le persone non siano contagiose finché non manifestano i sintomi. La fonte d’infezione sono i pipistrelli, con i cammelli che fungono da intermediari per gli umani, proprio come gli zibetti nel caso della Sars. Non esiste un trattamento specifico.