Sette, 13 marzo 2020
Il mistero dei gemelli in Nigeria
Chinua Achebe, scrittore e poeta nigeriano, nel suo romanzo Le cose crollano (1958), racconta che un tempo nel suo Paese quando nascevano i gemelli venivano messi in vasi di terracotta e gettati nella foresta perché «la Terra ha decretato che erano un’offesa e dovevano essere distrutti». Per qualche motivo l’Africa Occidentale e in particolare Yorubaland (che comprende la Nigeria sud-occidentale) ha una concentrazione di gemelli pari a dieci volte qualsiasi altra regione del mondo. Le fotografe Bénédicte Kurzen e Sanne De Wilde hanno percorso l’area in lungo e in largo alla ricerca dei motivi di questa peculiarità. Cibo? Genetica? Chi può dirlo.
Dal loro studio però è emersa una mitologia del gemello: considerati da alcuni una maledizione tanto da accrescere la piaga dell’infanticidio, da altri portatori di buon auspicio. Wiley, il pittore americano di origine nigeriana autore del ritratto ufficiale di Obama, porta un nome assai curioso: Kehinde. Così sono chiamati i gemelli che nascono per secondi. Secondo la leggenda Yoruba, però, sarebbero in origine i fratelli maggiori che spingono i minori nel mondo prima di loro per vedere che effetto fa.