La Stampa, 15 marzo 2020
Il ritorno delle cicogne dall’Africa
TORTONA (Alessandria) «Speriamo che in primavera tornino» si diceva. E a Castelnuovo Scrivia, nel Tortonese, le cicogne sono tornate davvero. Si erano fermate sulla torre del castello medievale il 20 agosto durante la migrazione a Sud, verso l’Africa, e gli esperti non avevano escluso che potessero tornare in primavera per costruire il nido. Così è stato. Non sulla torre del castello, però.
Da alcuni giorni una coppia di cicogne bianche staziona nei campi attigui al parco dello Scrivia, in zona Buschi. Sono tornate in coppia perché le cicogne sono monogame. Le ha fotografate il proprietario di una cascina che in questo periodo sta trapiantando alcuni ortaggi. Gli splendidi esemplari sembra non siano per niente impauriti e, anzi, si avvicinano disinvolti all’agricoltore. Una si aggira attorno a un vecchio silos, forse proprio per costruire il nido, e l’altra si occupa di procurare il cibo nei campi della zona. Vederle passare da queste parti non è così scontato, ma da alcune mattine, puntualmente, all’arrivo dell’agricoltore nel campo le cicogne si presentano planando dal vecchio silos in cui molto probabilmente trascorrono la notte. Ad agosto erano state riprese sulla torre del castello dal fotografo naturalista Bruno De Faveri, che ieri mattina è riuscito a fotografarle di nuovo.
In Piemonte
La cicogna bianca è una specie che nidifica negli abitati, vicino all’uomo. Fino all’epoca rinascimentale erano molte le coppie che sceglievano il Piemonte per costruire il nido e riprodursi. Poi sono andate diminuendo, fino a scomparire. Solo nei primi Anni 50 del Novecento sono stati avvistati di nuovo nidi in provincia di Novara e Vercelli, ma non nell’Alessandrino. Si è dovuto attendere fino al 2010 quando a Retorto, nel Comune di Predosa, una coppia ha nidificato su un traliccio della linea elettrica. Dietro indicazioni dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, l’Enel aveva messo in sicurezza il traliccio in modo da evitare il rischio di folgorazione per gli individui adulti e i quattro giovani nati che erano stati allevati con cure amorevoli fino al momento della migrazione, sempre verso l’Africa, attraverso il Bosforo o lo stretto di Gibilterra.
«Quella delle cicogne è una bellissima immagine che ci restituisce un po’ di luce in queste giornate buie - dice il sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani -. Speriamo che la loro presenza contribuisca almeno nell’immaginario collettivo a riportare velocemente la serenità di cui abbiamo bisogno. Rispettiamo però l’ordine di stare nelle nostre case, accontentiamoci delle immagini, con la speranza di poterle vedere nidificare e osservarle da vicino».