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 2020  marzo 15 Domenica calendario

Le fake news sulla pandemia

Dalla vitamina C, passando per l’acqua e limone, fino all’assunzione di estratti di cipolla: non sono poche le fake news che circolano in Rete per fermare il contagio. C’è l’allarme per gli elicotteri che di notte farebbero disinfestazione, come in Cina, e il conseguente invito a ritirare animali e biancheria stesa. Circola la falsa notizia della sospensione degli stipendi di marzo e aprile dei dipendenti pubblici per convogliare il denaro sull’emergenza sanitaria. Ci sono finti messaggi vocali di presunti medici del Niguarda di Milano che descrivono molti «ventenni intubati». Per non parlare di chi nega con fermezza l’epidemia, di chi si chiede perché la Svizzera sia autoimmune, di chi pensa sia in atto un complotto per impedire «di riunirsi e di parlare per ragioni politiche o culturali». Alessandro Manzoni chiamava le fake news «trufferie di parole», capaci di ammorbare l’aria e, a suggello della descrizione della peste, scrive la famosa frase: «Il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune». 
Da sempre, il senso comune (i vari sovranismi, per esempio) si propaga come un contagio, una cascata di gesti incongrui e irrazionali. Per questo, senza retoriche, c’è un gran bisogno di buon senso per fermare l’epidemia e spazzare via i truffatori di parole, gli idioti da tastiera e da talk show.