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 2020  marzo 12 Giovedì calendario

Cosa ha deciso la Bce per contrastare gli effetti economici del coronavirus

La Banca centrale europea ha lasciato fermi i tassi d’interesse, deludendo i mercati. Il tasso sui depositi resta a -0,5%, il tasso principale a zero e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Ma l’istituto di Francoforte ha deciso anche di ampliare il programma di Quantitative easing, con un piano aggiuntivo di acquisti netti di titoli di Stato da 120 miliardi di euro fino alla fine del 2020. Questo mentre negli States in serata la Fed ha annunciato una iniezione di liquidità da 1500 miliardi di dollari.

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BORSE A PICCO PER IL MANCATO TAGLIO DEI TASSI L’allentamento monetario disposto dalla Bce, a fronte delle conseguenze economiche della pandemia da coronavirus, dovrebbe servire a «sostenere condizioni di finanziamento favorevoli per l’economia reale in tempi di maggiore incertezza». Ma le Borse hanno reagito molto male al mancato taglio dei tassi: Milano, Parigi e Francoforte sono crollate.

ABBASSATE LE STIME DI CRESCITA PER L’EUROZONA La presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, ha detto in conferenza stampa che le stime di crescita dell’Eurozona per il 2020 sono state tagliate a +0,8% dal precedente +1,1%. Per il 2021 la previsione scende a +1,3% da +1,4%. La stima sul 2022 è invece invariata a +1,4%. Lagarde ha citato il suo predecessore Mario Draghi: «Quando il mio amico Draghi ha lasciato la Bce, ho detto in un’intervista che speravo di non dover mai fare un “whatever it takes“. Non è nei miei piani passare alla storia per un “whatever it takes” numero due». Netta la presa di posizione anche per quanto riguarda l’andamento degli spread sui titoli di Stato: «Non siamo qui per ridurre gli spread, non è la funzione della Bce».

Watch the ECB press conference live: President Christine Lagarde explains today's monetary policy decisions https://t.co/vHoPljinBv

— European Central Bank (@ecb) March 12, 2020 LAGARDE: «BENEFICI PER L’ITALIA» Quanto all’Italia nello specifico, Lagarde ha detto che «le sue banche, le famiglie e le imprese beneficeranno pienamente di tutti gli strumenti che abbiamo appena introdotto».

NUOVA TRANCHE DI MAXI-PRESTITI ALLE BANCHE La Bce ha deciso di “sparare” un’altra cartuccia, lanciando una nuova tranche di maxi-prestiti Ltro e Tltro per fornire immediato sostegno alla liquidità del sistema finanziario. I prestiti Ltro verranno concessi al tasso sui depositi (-0,5%). Questo provvedimento, secondo l’Eurotower, fornirà «un’efficace rete di protezione in caso di necessità». Mentre alle aste di liquidità targeted (Tltro) che partiranno a giugno 2020 la Bce intende applicare «condizioni considerevolmente più favorevoli», allo scopo dichiarato di agevolare il credito «a chi è più colpito dal coronavirus, in particolare le piccole e medie imprese».

UNA SPINTA A FARE CREDITO A FAMIGLIE E IMPRESE Entrando nei dettagli, le banche potranno accedere ai nuovi maxi-prestiti Tltro con tassi che possono scendere fino a -0,75%. Tradotto: se anziché prestare tali capitali a famiglie e imprese decidessero di lasciarli “parcheggiati” nelle varie banche centrali nazionali, li vedrebbero calare fino a un massimo dello 0,75%. Una spinta più forte a dare ossigeno all’economia reale.

VIGILANZA PIÙ FLESSIBILE La vigilanza della Bce ha poi autorizzato le banche a una maggiore flessibilità sul capitale. Agli istituti verrà consentito di «utilizzare pienamente i cuscinetti di liquidità e capitale e operare temporaneamente sotto il livello di capitale» Pillar 2. Ma gli istituti dovranno utilizzare queste maglie più larghe per «sostenere l’economia, non per aumentare la distribuzione dei dividendi o i bonus» ai manager.

LA FED ANNUNCIA UN’INIEZIONE DA 1500 MILIARDI Dall’altra parte dell’Atlantico la Federal Reserve, dopo il taglio dei tassi di mezzo punto il 3 marzo scorso, scende di nuovo in campo con un bazooka meno spuntato di quello della Bce. La banca centrale Usa inietta 1.500 miliardi di dollari sul mercato nel tentativo di evitare una contrazione e di facilitare il funzionamento del mercato dei Treasury. In una mossa a sorpresa, la Fed annuncia un ampliamento della liquidità sul mercato repo e rivede la composizione degli acquisti di Treasury, pari a 60 miliardi di dollari al mese. La Fed offrirà fino a 500 miliardi di dollari in un’operazione repo a tre mesi immediata. Un’altra di analoga portata sarà condotta venerdì.